È sicuro il trapianto di microbiota fecale? La sperimentazione continua

I microrganismi che abitano il nostro intestino svolgono un ruolo chiave per la nostra salute. L’ha dimostrato il medico – ricercatore Jeffrey  Gordon, della Washington University School of Medicine in St. Louis (USA),  con un lavoro che gli è valso il premio BBVA Foundation Frontiers of Knowledge 2019, nella categoria Biologia e Biomedicina.

In seguito allo studio di Gordon molti gruppi di ricerca hanno dimostrato come la popolazione microbica intestinale ha implicazioni importanti in patologie come il diabete, l’obesità, le malattie infiammatorie dell’intestino e le coliti.

Lo stesso Gordon, in seguito alla prima indagine e a capo di un team internazionale ha dimostrato come nei bambini malnutriti, oltre alla dieta, anche un micro bioma intestinale non sano influisce negativamente sullo  sviluppo stentato dei loro sistemi neurologico e immunitario (studio pubblicato sulla rivista Science nel 2016).

I risultati ottenuti da questa serie di ricerche hanno avviato l’indagine per possibili usi terapeutici del micro bioma, tra questi il trapianto di microbiota fecale. Una tecnica quest’ultima, forse promettente ma ancora sperimentale, come ha recentemente precisato lo stesso Gordon alla stampa spagnola: perché ancora non si è giunti a “una standardizzazione su come selezionare il donatore e su come caratterizzare la comunità microbica per assicurare che sia priva di organismi che potrebbero essere patogeni”.  E, altrettanto importante, come ha  sottolineato lo stesso ricercatore e da tenere seriamente in considerazione, perchè “non si conoscono bene le conseguenze a lungo termine di questo tipo di trapianto”.

La dichiarazione di Jeffry Gordon rimanda all’allarme lanciato dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense sull’uso del microbiota fecale per i trapianti e sul rischio di gravi reazioni avverse causate dalla trasmissione di organismi resistenti a più farmaci. Come è accaduto ai  2 pazienti volontari – sottoposti al trapianto fecale nel corso di uno studio clinico –  colpiti  da infezioni batteriche postume che si sono rivelate resistenti ai farmaci, provocando il decesso di uno dei 2.

 

Fotografia: Jeffrey  Gordon alla Washington University School of Medicine in St. Louis (USA) nel 2016, photo by James Byard / WUSTL Photos

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