Black Lives Matter. Le vite dei neri contano

Black lives matters, le vite dei neri contano, è l’hashtag trend topic del 31 maggio 2020 alle ore 21,00. Sono migliaia gli italiani la che lamentano lo scarso spazio e rilievo riservato dai media italiani alla morte di George Floyd  (forse più una percezione, che una realtà), un nero quarantaseienne, soffocato mentre era a terra bloccato da un poliziotto, nonostante avesse le manette, che gli premeva il ginocchio sul collo. Filmata la scena da un passante, si ode Floyd dire “I can’t breathe” (Non posso respirare).

L’hasthtag #Icantbreathe e  #BlachLivesMatter  non sono semplici slogan, ma rimandano direttamente all’omonimo movimento internazionale di matrice politico-sociale non violento, nato per volere della comunità afroamericana nel 2013, con gruppi confederati negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nel Canada.

Il movimento 

Blach Lives Matter Foundation (BLM) con iniziative e manifestazioni denuncia l’atteggiamento violento della polizia verso i neri, la proliferazione razziale e la disuguaglianza razziale nel sistema giudiziario penale degli Stati Uniti.  Con l’intento di risolvere la violenza e il razzismo verso i neri, propone idee innovatrici affinché i neri possano vivere ed esprimersi liberamente. Il movimento si descrive così: “Un’affermazione del contributo dei neri a questa società, alla nostra umanità e alla nostra resilienza di fronte all’oppressione mortale”.

Nato nel 2013 e fattosi conoscere sul social network Twitter con l’hashtag #BlackLivesMatter, per protesta all’assoluzione di George Zimmerman, la guardia privata accusata di aver ucciso nel 2012, il diciassettenne nero Trayvon Martin a Sanford, in Florida. Un caso che turbò profondamente la comunità afroamericana che ritenne che il colore della pelle del giovane Martin avesse condizionato sia la sua morte sia il verdetto assolutorio.  L’allora presidente degli Stati Uniti, Barak Obama, in quell’occasione disse “35 anni fa, avrei potuto essere Trayvon Martin”.

Dicono di sé

Sul proprio sito i membri del movimento si presentano cosi: “Siamo espansivi. Siamo un collettivo di liberatori che credono in un movimento inclusivo e spazioso.

Crediamo anche che, al fine di conquistare e portare con noi quante più persone lungo la strada, dobbiamo andare oltre lo stretto nazionalismo che è fin troppo prevalente nelle comunità nere. Dobbiamo assicurarci di costruire un movimento che ci porti tutti in primo piano.

Affermiamo la vita dei neri e delle persone transessuali, delle persone disabili, delle persone prive di documenti, delle persone con documenti, delle donne e di tutte le vite dei neri lungo lo spettro di genere. La nostra rete concentra coloro che sono stati emarginati all’interno dei movimenti di liberazione neri.

Stiamo lavorando per un mondo in cui le vite dei neri non siano più sistematicamente prese di mira fino alla morte.

Affermiamo la nostra umanità, i nostri contributi a questa società e la nostra resilienza di fronte a una mortale oppressione. L’appello alla vita nera per la questione è un grido di battaglia per TUTTE le vite nere che lottano per la liberazione”.

I principi base

L’impegno profuso da Blach Lives Matter è racchiuso nei seguenti principi base che il movimento si è dato:

1) Diversità – “Ci impegniamo a riconoscere, rispettare e celebrare le differenze e gli elementi comuni;

2) Giustizia rivitalizzante – “Ci impegniamo a lavorare collettivamente, amorevolmente, coraggiosamente e vigorosamente per la libertà e la giustizia per i neri e, per estensione, per tutte le persone. Mentre tracciamo il nostro percorso, costruiamo e alimentiamo intenzionalmente una comunità che amiamo e che si tiene insieme attraverso una lotta meravigliosa che consideriamo rivilatizzante, non privativa;

3) Unapologetically Black  (non ci scusiamo per essere neri, ndr)-  “Noi siamo “unapologetically Black” , come atteggiamento. Nell’affermare che Black Lives Matter (Le vite nere contano, ndr) non abbiamo bisogno di qualificare la nostra posizione. Amare e desiderare la libertà e la giustizia per noi stessi è un prerequisito per desiderare lo stesso per gli altri;

4) Globalismo – “Ci vediamo come parte della famiglia nera globale e siamo consapevoli dei diversi modi in cui siamo influenzati o privilegiati come gente nera che esiste in diverse parti del mondo;

5) Valore collettivo – “Siamo guidati dal fatto che tutte le vite nere hanno gli stessi diritti, indipendentemente dall’identità sessuale, effettiva o percepita, identità di genere, espressione di genere, stato socio- economico, capacità, disabilità, credenze religiose o ateismo, stato o posizione dell’immigrazione;

6) Affermazione dei transgender – “Ci impegniamo ad abbracciare e a costruire lo spazio dove i fratelli e le sorelle trans possano esprimere la loro identità. Ci impegniamo a essere auto-riflessivi e a fare il lavoro necessario per smantellare il privilegio cis-gender (qualcuno a proprio agio con il proprio genere biologico, ndr) e diffondere i diritti della gente trans nera, in particolare le donne trans nere che continuano a essere colpite in modo sproporzionato dalla violenza trans-fobica;

7) Donne nere – “Ci impegniamo a costruire uno spazio nel quale una donna nera sia libera dal sessismo, dalla misoginia e dalla centralità maschile;

8) Villaggi neri – “Ci impegniamo a interrompere il requisito della struttura della famiglia nucleare prescritto dall’Occidente, per creare comunità dove ci si sostiene a vicenda come famiglie allargate, prendendoci cura collettivamente l’uno dell’altra e, in particolare, dei ‘nostri ’figli, nella misura in cui madri, padri, genitori e figli si sentano a proprio agio”;

9) Empatia – “Ci impegniamo a praticare l’empatia; coinvolgiamo i compagni con l’intento di conoscere e connetterci con i loro contesti”;

10) Famiglie nere “Ci impegniamo a creare gli spazi adatti alle famiglie e consentire ai genitori di parteciparvi pienamente con i loro figli, smantellando la pratica patriarcale che richiede alle madri di fare i ‘doppi turni’”, che richiedono la loro presenza in famiglia mentre partecipano a un lavoro di giustizia”.

11) Affermazione queer – “Ci impegniamo a promuovere una rete di affermazione queer. Quando ci riuniamo, lo facciamo con l’intenzione di liberarci dalla stretta presa del pensiero etero normativo o, piuttosto, della convinzione che tutto il mondo sia eterosessuale”;

12) Intergenerazionale – “Ci impegniamo a promuovere una rete intergenerazionale e comunitaria libera dai vincoli dell’età. Crediamo che tutte le persone, indipendentemente dall’età, abbiano la capacità di guidare e imparare”;

13) Impegno d’amore “Ci impegniamo a impersonificare e praticare la giustizia, la liberazione e la pace nel nostro impegno l”uno con l’altra”.

 

Fonti: sito: Black lives matter e Black Livers Matter, Guiding Principles

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.