Per la Corte di Cassazione Domenico Lucano non ha commesso atti fraudolenti
Per la Corte di Cassazione l’impianto accusatorio nei confronti di Domenico Lucano, il sindaco sospeso di Riace, non regge perché mancano gli indizi di comportamenti fraudolenti. Respinta anche l’accusa di comportamenti “opachi” e dell’aver organizzato matrimoni combinati. Va riesaminato soltanto un caso di favoreggiamento d’immigrazione illegale, ma gli ermellini chiedono di tenere conto che si tratta di una “questione affettiva”