Fast alla ricerca di vite aliene
Dalla fine di settembre 2016 nel Sud-Est della Cina è entrato in funzione il più grande radiotelescopio del mondo. La sua funzione è d’ausilio per l’esplorazione dell’Universo, osservando le galassie più lontane e andare alla ricerca e/o captare segnali provenienti da forme di vita aliene.
Il radiotelescopio si chiama Fast (da Five-hundred-meter Aperture Spherical Telescope), ha un diametro di 500 metri e ruba il primato ad Arecibo, dal diametro di 300 metri, che sorge nella località omonima, nell’isola di Porto Rico.
Il primo progetto della sua costruzione è stato presentato nel 1994, ma è stato approvato soltanto nel 2007. La sua costruzione è iniziata nel marzo del 2011, per terminare il 3 luglio 2016. Dopo poco più di 2 mesi di collaudo, precisamente alle prime luci del 25 settembre scorso è entrato in funzione. Ma ci vorranno almeno 3 anni, per calibrare tutti gli strumenti di cui è dotato e diventare pienamente operativo.
Il grande propulsore della realizzazione di Fast è stato lo scienziato Nan Rengong, a capo del progetto e ricercatore e dell’Osservatorio Astronomico Nazionale, dell’Accademia Cinese delle Scienze.
Costituito da 4.450 pannelli, per il costo complessivo di 180 milioni di dollari, per la sua costruzione è stato necessario in un primo tempo trasferire un villaggio di circa 65 persone per disporre di maggiore spazio per la sua edificazione e, successivamente, 9.110 persone che vivevano nel raggio di 5 chilometri per creare una zona priva d’interferenze, idonea alla ricezione dei segnali.
Per la sua grandezza, capacità e potenza è un radiotelescopio all’avanguardia e secondo l’Osservatorio Nazionale della Cina, “continuerà a esserlo per almeno i prossimi 10-20 anni”. Fast richiederà l’attività di molti astronomi e la Cina ha dichiarato che il suo uso è aperto alla comunità scientifica internazionale.