Zouzoukwa, gli artistici emoji africani

Dal 1° gennaio 2018 O’Plérou Grebet, ventenne studente ivoriano che vive ad Abidjan, ha iniziato a pubblicare ogni giorno un emoji sul suo account Instagram. Oggi, a distanza di quasi 2 anni, Grebet sta  per ricevere il bollino blu dall’Unicode Consortium, l’organizzazione californiana che fissa gli standard per i caratteri digitali. Immagine dopo immagine, Grebet ha creato la nuova applicazione di messaggistica locale Zouzoukwa con gli emoji che rappresentano l’Africa.

Il Nostro conosce l’arte. Graphic designer, Grebet, dopo la maturità, ha frequentato l’Ecole des Beaux-Arts l’Accademia di Belle Arti e un corso di formazione in Arte e immagini digitali presso l’ISTC-Polytechnique d’Abidjan.  La sua prima idea  era realizzare una serie di disegni riferenti alle maschere ivoriane.  Ma il progetto doveva superare l’impasse della mancanza di visibilità. Come raggiungere più persone possibili? Dialogando su WhatsApp con un amico, nel 2017, prende l’ispirazione vincente: collegare le maschere agli emoji.

Nasce così Zouzoukwa, che in bété, lingua ivoriana, significa, semplicemente immagine, l’app – collezione di emoji.  Comprendendo la possibilità di diffondere la cultura africana e, al tempo stesso, di creare un sistema di immagini digitali più confacente alle esigenze espressive e agli usi e costumi degli africani, Grebet, oltre alle maschere, ha iniziato a creare e disegnare emoji associandoli ogni settimana a un tema: architettura, monumenti, cibo e abiti tradizionali e così via, per pubblicarle sul proprio profilo Instagram @creativorian.  I follower non sono tardati ad arrivare e a Marzo 2018, avendo già formato una vasta comunità, sono stati loro a scegliere il tema.

Per Grebet è diventato un vero lavoro – creare un emoji può richiedere fino a 4 ore e ognuno è accompagnato dal nome e dalla descrizione del suo significato – ha ottenuto la collaborazione con la rivista Elle-Costa d’Avorio e poi con Canal Plus, canale televisivo francese per il quale ha ideato e disegnato gli emoticon per i suoi social in occasione della Coppa del mondo 2018 e poi della Coppa delle Nazioni Africane 2019.   E oltre alla soddisfazione di aver creato un veicolo di diffusione culturale e, al tempo stesso, di unione per tutto il Continente,  Grebet ha ricevuto il premio AdicomAwards nella categoria Young Talent 2018.

Nel 2019 un’agenzia di comunicazione digitale gli ha donato un MacBook che gli consente di progettare la versione iOS di Zouzoukwa, finora disponibile solo su Android.

Al contrario di quanto accaduto in Iran, dove gli emoji personalizzati sono nati per volere del governo che ha concepito Soroush, l’app messaggistica locale con le immagini di donne con il hijab nero, Zouzoukma nasce dal basso, ideata da uno studente e sviluppatasi grazie all’apprezzamento e alla condivisione della collettività continentale.

Nel 2020 in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno) per volere dell’UNHCR,  O’Plérou Grebet ha disegnato un emoji speciale che raffigura 2 mani unite a forme di cuore a simbolo della solidarietà e diversità e che. secondo quanto riferito, Twitter attiverà con gli hashtag #WorldRefugeeDay, #RefugeeDay and #WithRefugees in 12 lingue. L’emoji sarà online fino al 23 giugno.

 

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.