Supercar ha il suo assistente digitale
Due recenti articoli del Time, “ Why you shouldn’t be allowed to drive” (Perché non ti dovrebbe essere permesso di guidare) e “Smarts car are already here” (Le macchine intelligenti sono già qui), descrivono automobili che non hanno bisogno del guidatore, libere dalle imperfezioni umane, ma sono davvero smart?
Basta osservare i nuovi modelli delle automobili per ammirare la commistione tra digitale e meccanica con cruscotti che appaiano un vero centro di comando, un computer all’avanguardia sulle quattro ruote. Completamente immerse nel mondo del “always on”, connessi h24, le automobili del terzo millennio sono caratterizzate da prestazioni che abbracciano ogni trama dell’avanguardia meccatronica. Un altissimo livello di integrazione tra elettronica digitale e progettazione analogica.
In occasione del Mobile World Congress di Barcellona (Spagna), in cui ha trionfato la realtà virtuale, svoltosi dal 27 febbraio al 2 marzo 2016, i produttori delle automobili del “presente-futuro” hanno mostrato i loro ultimi modelli innovativi. Super macchine che permetteranno all’uomo di svolgere altre attività mentre non stanno alla guida, ma sono in macchina.
Seat, per esempio, ha delineato uno dei suoi progetti più visionari: My Seat, un’ app, sviluppata in collaborazione con Accenture, in cui i guidatori potranno dialogare con l’intelligenza artificiale della propria auto e stare in contatto con la propria casa, mediante i cellulari di ultima generazione. L’Internet delle cose (nuova frontiera del digitale, in cui l’uomo è connesso agli oggetti che lo circondano) si basa su tre elementi fondamentali: connettere la macchina e la casa, allertare il conducente dello stato della macchina e monitorare il comportamento del conducente (link alla demo).
Ma quale è il vantaggio di essere connessi con la propria macchina attraverso lo smarthpone? Si potrà ricevere informazioni sullo stato dell’automobile, come i livelli di olio e benzina o possibili guasti. Ogni informazione rilevante sarà registrata mediante messaggi sempre aggiornati, dalla data di revisione al pezzo meccanico che va cambiato. In caso di guasto, si potrà condividere lo stato della macchina con il servizio di assistenza chiamato. Si faciliteranno le informazioni sui costi e le offerte delle officine, dando la possibilità di registrare un eventuale appuntamento. Un autentico assistente digitale che consiglierà il conducente su come migliorare il funzionamento della macchina, nel rispetto dell’ambiente e del risparmio energetico.
Per il momento, si tratta di un prototipo, non si è ancora passati all’ingegnerizzazione del prodotto. “Sperimentare con soluzioni che derivano dall’Internet delle cose è fondamentale per identificare dove si può generare più valore per un’attività”, ha affermato Joan Cavallé, Managing Director di Accenture Products. “In questo progetto siamo stati in grado di sviluppare rapidamente una soluzione specifica per l’industria che evidenzia il potenziale che ha l’automobile connessa. Il fatto che interagisca anche con la casa e con dispositivi mobili è un chiaro indicatore di come sarà il mondo connesso nei prossimi anni”.
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