Thailandia. Vietate le creme solari per salvare i coralli
La Thailandia, una delle mete preferite dei vacanzieri di tutto il mondo per la bellezza delle sue spiagge tropicali, ha vietato l’uso di creme solari che contengano ossibenzone, octinoxate, 4-metilbenziliden canfora o butilparabene, ingredienti considerati nocivi per la crescita dei coralli, la loro salute e quella dei loro ecosistemi.
“Deteriorano le barriere coralline, distruggono le larve, ostruiscono il loro sistema riproduttivo e causano lo sbiancamento dei coralli” hanno precisato le autorità locali, sicché dal 4 agosto 2021 il Dipartimento dei Parchi Marini ha iniziato ad applicare il divieto e per chi viola la legge, prevede una multa fino a 3mila dollari (2.500 euro).
La norma deriva dalle denunce degli esperti ambientali da tempo preoccupati per i danni causati ai coralli dal turismo di massa e da alcuni tipi di creme usate dai villeggianti.
La Thailandia non è il primo Paese a prendere questa misura: già in vigore a Palau in Micronesia dal 2020 e alle Hawaii, negli Stati Uniti, dove dal 2021 una legge che vieta i solari contenenti ossibenzone e ottilmetossicinnamato.
Nel 2019, prima dell’avvento del Covid che ha fermato il mondo, la Thailandia aveva raggiunto la ragguardevole cifra di 40 milioni di turisti: ottimo per il suo bilancio ma non per la conservazione della sua preziosa natura.
Già nel 2018 era stato vietato l’accesso a Maya Bay, la baia sull’isola di Phi Leh, famosa per The Beach il film del 2000 con Leonardo Di Caprio, gravemente danneggiata dal massiccio passaggio dei turisti.
Interdetta a tempo indeterminato per valutarne i danni e porvi rimedio, si era riscontrata la scomparsa dell’80% dei coralli della baia per le sostanze contenute nelle creme solari, per gli scarichi degli hotel in mare dove vi erano finiti i rifiuti di plastica, quando non erano abbandonati sulla spiaggia e per gli ancoraggi delle imbarcazioni. Il Dipartimento dei Parchi Marini ha lasciato che Maya Bay recuperasse la biodiversità e la crescita delle barriere coralline e delle mangrovie, stabilendo che la spiaggia riaprisse nella seconda metà del 2021, vietando però l’uso delle creme solari nocive.
Nel frattempo il settore cosmetico si è organizzato e sono in vendita creme che pur proteggendo la pelle dai raggi del sole, non danneggiano l’ecosistema marino.