Rebirth Day. L’appello di Michelangelo Pistoletto

Michelangelo Pistoletto, splendido novantenne (il prossimo 25 giugno) e  protagonista delle cronache artistiche per l’inaugurazione della mostra romana Infinity, che racchiude 60 anni della sua produzione artistica, ripropone, anche nel 2023 ,la sua iniziativa Rebirth Day.

Si tratta di un evento planetario da condividere attraverso i social da riprendere e inserire nella mappa globale del sito 21march23.net.

Una partecipazione collettiva contro “tutte le mostruosità create dall’uomo, nessuna esclusa”; un prendersi per mano reale e virtuale e abbracciare il mondo attraverso proprie iniziative improntate,  appunto, sulla rigenerazione umana, che siano il segno di una volontà di “rinascita responsabile della nostra società”.

L’idea all’artista biellese, autore del Manifesto Terzo Paradiso (scritto nel 2003, altro anniversario tondo), gli venne nel 2012, quando la credenza popolare basata sulla lettura del calendario Maya indicava il 21 dicembre di quell’anno come l’ultimo giorno della terra.

Per contrapposizione all’idea funesta e superstiziosa, Pistoletto nominò quel giorno  il Rebirth day, il Giorno della rinascita, appunto, lanciando una call for Artist, una festa collettiva che coinvolse più di cento artisti, i cui interventi furono raccolti in un video-racconto, che venne presentato l’anno successivo al Louvre, durante la personale di Pistoletto  Année 1, Le paradis sur Terre.

L’evento più significativo, però, fu il cordone umano creato da Torino a Susa, con 50mila persone che, tenendosi per mano, colmarono la distanza di 54 chilometri fra le 2 località. Era il 21-12-2021, alle h. 12:21.

Al decimo anno da quel giorno, l’artista ha richiamato all’azione. Replicando l’appello per il 21 marzo 2023, proponendo un flash mob globale “un’unica azione in tutto il mondo: unirsi mano nella mano”.

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