Il fenomeno peruviano. Leader mondiale della moda sostenibile di tendenza
Con le due fibre pregiate – l’alpaca e il cotone organico – che sono alla base della sua produzione tessile, il Perù ha una naturale propensione alla moda sostenibile di alta gamma e ne fa il baluardo della prima edizione virtuale della Feria Perù Moda e Perù Moda Deco 2020, che riunisce più di 300 aziende alla ricerca dei mercati esteri più esclusivi.
Per la prima volta le due Ferie riunite in versione digitale per tutto il mese di ottobre. presenteranno le proprie linee di abbigliamento e di decorazioni per la casa, ideate e prodotte secondo l’approccio Feel & Live Sustainable, in una piattaforma commerciale rivolta al mercato internazionale.
L’iniziativa digitale offre inolre uno spazio forum al quale parteciperanno esperti italiani, britannici, brasiliani, colombiani americani e argentini che oltre a dialogare sulla rivoluzione della moda, lo stato dell’industria post pandemia e i nuovi driver per i consumatori, assegnerà il premio Sostenibilidad e Innovación de la Industria Textil y el foro Perú Moda Feel & Live Sustainable.
La forza economica. Oltre i conflitti politici e la pandemia
Si parla poco di questo piccolo Paese di circa 32 milioni di abitanti (e che ospita parte della Foresta Amazzonica) se non per motivi turistici e culturali (famosi i suoi siti archeologici), ma in realtà è una delle realtà economiche più interessanti della America Latina: secondo la Banca Centrale, il Perù pur avendo chiuso il 2019 con un aumento del PIL del 2,16% (il più basso dal 2000) ha segnato il 21° anno di crescita ininterrotta.
L’esportazione dell’ industria del tessile, con le sue 1200 imprese, ha raggiunto 1700 milioni di dollari nel 2019, collegandosi sul mercato globale con una produzione considerata di tendenza.
Diversa la situazione nel 2020, quando, a causa della pandemia da coronavirus ha visto calare le esportazioni a 500 milioni di dollari. Tuttavia, la solidità economica di cui gode gli ha permesso di fare fronte sia alle recenti turbolenze politiche – determinate dal conflitto tra la Presidenza e il Parlamento, sia alle misure adottate anti Covid. Il severo lockdown, accompagnato da interventi di sostegno ad imprese e cittadini “per un valore pari al 12% del PIL, l’impegno più elevato a livello continentale” come riporta infomercatiesteri.it ha ri-confermato questa la resilienza economica. E la moda gioca un ruolo importante.
Tessuti naturali locali e coesione sociale …
Dunque le 1200 aziende tessili hanno resistito e 400 hanno deciso di scommettere sulla produzione sostenibile, forti anche della coesione sociale di cui gode il Paese.
Fra queste Mozh Mozh, presente anche alla Feria virtuale, la marca di abbigliamento femminile firmata da Mozhden Matin, che dal 2015 partecipa con le sue creazioni alle Settimane della moda di Parigi e di New York. Con la sua produzione realizzata da artigiani delle varie comunità peruviane, usando come materie prime il cotone locale, l’alpaca e il caucciù, di recente introduzione e prodotto dall’albero amazzonico omonimo, presenta tutti i criteri base per essere definita a tutto tondo un’azienda sostenibile.
Matin ha spiegato alla testata digitale infobae.com che non compra materiali, la produzione delle sue collezioni “nasce da un filo che diventa telaio o un tessuto all’uncinetto in più colori”. E, infatti, il punto di forza delle sue creazioni “è il disegno del tessuto” molto apprezzato in Giappone.
“L’azienda nasce con lo scopo di preservare le comunità e i tessuti tradizionali del Perù – prosegue Matin che lavora con donne esperte nell’uso del telaio di Cajamarca e Huancavelica, con le artigiane di caucciù di Puerto Maldonado e con i tessitori di Lima.
Durante il periodo del lockdown ha preparato la collezione primavera-estate 20-21, Infinitive Love, realizzata completamente in cotone.
Altra firma esposta nella Fiera virtuale che attrae l’attenzione è Kore, linea di calzature di Silvana Calderón, realizzata con le rimanenze e gli scarti di altri materiali: sostenibilità ed economia circolare. Il risultato è una collezione di scarpe in alpaca combinata con la pelle e con una fibra di caucciù sottoposta a tinture organiche, prodotta con la collaborazione delle comunità andine amazzoniche.
… permettono alle microimprese di affrontare il mercato globale
Importante segnalare, infine, che molte delle aziende presenti alla Fiera virtuale sono microimprese che non si spaventano ad affrontare i grandi compratori internazionali, ma al contrario, sostiene infobae.com, approfittano di questi contatti per cimentarsi sia nel dare risposte adeguate alle tendenze dei consumatori e sia per convogliare efficientemente la propria produzione verso le esigenze dei mercati internazionali. Rispettando le caratteristiche che rendono le moda peruviana trend nel mondo: bassi volumi di produzione ma di grande qualità e grande varietà. Come re Armani docet .
Portale di riferimento: perumoda
Immagini: 1) Perù, sfilata del 2014; 2) capo del marchio Mozh Mozh, disegnata da Mozhden Matin presente dal 2015 nelle settimane della moda di Parigi e New York; 3) modello della linea di calzature Kore disegnata da Silvana Calderón