Radici. La resilienza dell’uomo
“Rintracciare le storie perse del passato, può essere un atto di ripristino/risanamento non solo della resilienza dei nostri avi, ma della resilienza dell’intera comunità umana (prof. Henry Louis Gates, Jr.)”
Il prof. Henry Louis Gates Jr, docente, filmmaker, profondo studioso della storia afro-americana ha creato un programma di particolare interesse socio-culturale e storico che viene trasmesso nella rete pubblica statunitense PBS:, “Finding your roots”, Trovare le radici.
La squadra del Nostro ricostruisce un album storico dei propri avi dei personaggi famosi che ne fanno richiesta e durante la trasmissione glielo dona, analizzandolo insieme.
Un viaggio autentico nel passato che fa emergere pezzi di storia individuale, ma anche collettiva. È commovente vedere le persone che davanti al “librone” della loro storia, rimangono sbalorditi, sconcertati e felici di abbracciare, almeno spiritualmente i loro avi, i loro drammatici percorsi.
Come nel caso dell’attrice Scarlett Johansson che grazie alle ricerche del programma è venuta a sapere del suo avo che nel 1910 emigrò da un piccola cittadina ebraica polacca, distrutta durante l’occupazione nazista come il resto dei suoi parenti.
E così tra le molteplici testimonianze storiche, ci siamo imbattute in una storia di immigrazione oltreoceano; è stata la protagonista della puntata in cui si ricercavano le radici dell’attore Christopher Meloni, particolarmente conosciuto per il suo ruolo di detective in “Law&Order” e per un ruolo opposto, il sociopatico “Stabler”.
L’elenco degli attori americani che portano sulla spalle un nome italiano, è lunghissimo, ad oggi sono 468 e, forse sbagliamo per difetto. Solo per citarne alcuni: Al Pacino, Leonardo Di Caprio, De Niro, Nicolas Cage, Ernest Bourgnine, John Travolta, Frank Sinatra, e per l’appunto Christopher Meloni.
Ci sono poi gli uomini politici, gli inventori, gli uomini di legge, d’affari, gli scienziati, gli sportivi e tanti altri. L’America è diventata grande anche grazie a sangue italiano. Ma visto che il cinema non è solo arte, come diceva Fellini, ma creazione miracolosa della vita, vogliamo raccontare la storia di un attore e fare tesoro del suo passato perché solo così si costruiscono solide basi per ogni futuro.
Ieri, come oggi purtroppo, si lasciavano le terre di origine e si sognava un futuro pieno di speranza, perché la fame e la povertà sono sempre stati il companatico di un fenomeno di cui non si vede ancora la fine. “Finding roots” ne ha seguito le tracce
Dalla ruota degli esposti alla Grande Mela
Torniamo indietro negli anni quando, un bimbo, appena nato, fu abbandonato nella “ruota degli esposti” dell’ospedale Pammatone di Genova, oggi S. Martino, e fu registrato il giorno 28 maggio del 1861 con il nome di Enrico Meloni come risulta dal certficato 186/ N. 10.
Avvolto in una copertina di cotone ed una fascia di canapa, aveva con se due cuffiette ed un pezzo di carta che riportava una nota di spaccio del dazio doganale ove sul retro erano scritti a matita due nomi Luigi e Giuseppe. Ciò avrebbe potuto essere un indizio per eventuali future ricerche sulla partoriente. ma sicuramente il bimbo non ebbe i nomi che erano stati prescelti.
Quando fu poi adottato o affidato alla signora Maria Paganini di Velva non si sa, certo è che Enrico fu cresciuto bene ed indirizzato verso una vita cristiana. Ne è la riprova che dopo il suo matrimonio civile avvenuto il 27.11.1891 il giorno successivo fu celebrato quello religioso, proprio nel santuario della Madonna della Guardia con tale Maria Cafferata.
Lui aveva 30 anni la sua sposa 24 e l’unione fu allietata dalla nascita di Adolfo Ettore Carlo il 7.9.1892. Lì vissero in una casa, che gli storici locali chiamano Ceresola perché tuttora di proprietà della famiglia Cafferata. Poi la voglia di dare al loro figlio una vita migliore li ha spinti a varcare l’oceano ed a incontrare con gli occhi la statua della Libertà.
I Meloni arrivano negli States
Il loro albero genealogico indica che Adolfo ebbe un figlio, Robert nato il 22.12,1927, e che sposò Cecile dalla quale ebbe tre discendenti: Robert junior nato il 1.9.1957, Michele nel 1955 e Christopher il 2.4.61.
Ora il cinema e la tv entrano prepotentemente nella nostra storia, e proprio Christopher Meloni è quel che si dice un viso che buca lo schermo. E’ diventato famoso per l’interpretazione del sociopatico Cris Keller nella serie tv Oz, per quella in “Law & Order nel ruolo del dective Elliot Stabler che durò per 12 stagioni e che anche la Rai mise in onda. Laureato in storia frequentò le scuole di recitazione ed in breve tempo partecipò a molti film, tra i quali “Torbido inganno” ed affiancò Julia Robert in “Se scappi ti sposo”.
Nel ruolo di vampiro recitò nella serie “True bood”, in “Surviving Jack, e nella bella “Happy”. Nel suo curriculum vi sono 32 film dal 1994 al 2017 ed in tv ha lavorato in 46 serie dal 1988. Ottimo doppiatore è pure stato regista in “Dirty Movie” ed altri 2, candidato al premio Emmy, fu premiato come attore ospite per la tv in “Oz”.
Finding your roots
A questo punto la Tv americana PBS, nel programma di Henry Louis Gates, “Finding Your Roots” ha trasmesso la storia della famiglia Meloni partendo dal suo bisnonno Enrico, ed è stato il 4’episodio, in Season 7, nel programma “The Shirts on Their Backs”.
Grazie all’ottimo lavoro della ricercatrice italiana Elena Gissi, che da Comignago (Novara) si è recata a Velva, e che in breve tempo è riuscita a legare le origini italiane dell’attore e ne ha consegnato la documentazione alla PBS, si è potuto così ricostruire un’altra storia di emigrazione.
Ci vuole passione anche per queste ricerche e la signora Gissi nel suo campo è davvero una perfezionista che intraprendendo questa strada ha scoperto ciò che voleva fare da sempre.
La nostra conclusione ci porta a ricordare quel che ha scritto Marcus Garvey: “Un mondo senza la conoscenza della propria origine, storia, cultura è come un albero senza radici.”