L’Arctic World Archive. Per salvare le nostre vite digitali

“In tutto il mondo, stanno recuperando siti Web inattivi o raccolte di dati a rischio, per salvare il più possibile la nostra vita digitale” lo scrive il Benton Institute for Broadband & Society, riprendendo e pubblicando l’artico che Niall Firth ha scritto per MIT Tech Review, dove passa in rassegna le tecnologie e le persone che speravano di preservare i petabyte che continuano a proliferare.

Ma perché preoccuparsi della conservazione dei dati, quando esistono dischi rigidi, archiviazione cloud, backup automatici, misure che ci permettono di duplicarli in così tanti modi da assicurarci la loro perenne sopravvivenza? Perché non è così scrive Firth e ci sono già stati significativi campanelli di allarme e in tutto il mondo gli archivisti stanno “recuperando siti Web inattivi o raccolte di dati a rischio per salvare il più possibile la nostra vita digitale”.

L’ultima sparizione è recentissima, risale al giugno 2024 quando sono stati messi offline gli archivi di MTV News facendo scomparire 20 anni di giornalismo musicale. Ma c’è anche l’esempio della cancellazione involontaria nel 2016 di MySpace.

E non c’è solo il pericolo del passaggio da online a offline, voluto o accidentale che sia, c’ è anche l’evoluzione dei formati di file e dei sistemi operativi che rende più difficile “presumere la permanenza” dei dati in Internet. E già accaduto, vi ricordate il passaggio del salvataggio dei documenti dal floppy disk o dischetto (che i più giovani sicuramente non conosceranno) all’attuale pen- drive o chiavetta?

Ecco allora una soluzione di salvataggio all’avanguardia a cui ricorrono stati, agenzie spaziali, enti artistici e museali e governi di tutto il mondo, come il deposito Arctic World Archive.

La memoria del mondo

Il deposito Arctic World Archive (in sigla: AWA) si trova nel profondo del permafrost artico, all’interno del Circolo Polare Artico, in un caveau in acciaio costruito in una miniera di carbone abbandonata nell’arcipelago delle Svalbard, sull’isola di Spitsbergen (Norvegia).

Lì la temperatura, costantemente sotto zero, permette una refrigerazione naturale di questo grande archivio sotterraneo di dati protetti da una pellicola  fotosensibile da 35 mm che trattata con le nanotecnologie si trasforma in un supporto di “conservazione digitale immutabile nel tempo” chiamata piqFilm (da Piql, società norvegese specializzata nell’archiviazione a lungo termine di media digitali), protetta a sua volta dall’esclusiva piqBox, un procedimento che assicura, si legge sul sito dell’AWA, una sopravvivenza millenaria.

Il deposito, inaugurato nel marzo 2017, contiene archivi storici dei governi brasiliano, messicano e norvegese, della collezione di software della GitHub (tra cui il codice sorgente per Linux, Android e Python) della Yale University, di Microsoft Office, di Adobe, del Museo Guggenheim di Bilbao, dell’Agenzia spaziale europea (ESA) e del Vaticano.

In FITS, la Biblioteca Vaticana

La Biblioteca Vaticana collabora con l’ESA da lunga data per la conservazione, la gestione e l’utilizzo dell’antica collezione (con documenti dal XV secolo) e delle informazioni archiviate, utilizzando il formato FITS (flexible image transport system, sistema flessibile di trasporto dell’immagine), che l’ESA e la NASA hanno sviluppo negli anni ’70 del Novecento, ispirati dalla radio astronomia.

30 anni di osservazione della Terra dell’ESA

Nel 2023, l’Agenzia Spaziale Europea – ESA (ESA) ha depositato nell’archivio AWA oltre 30 anni di dati sull’osservazione della Terra provenienti da missioni come ENVISAT e GOCE, insieme a preziose informazioni provenienti da missioni spaziali come Giotto, ISO ed EXOSAT.

Un angolo del mondo riservato al futuro

Come mostra l’immagine, sulla porta del caveau dell’ Arctic World Archive, c’è scritto per proteggere la memoria del mondo. E non è un caso che sorga nei pressi della Svalbard Global Seed Vault, il deposito delle semenze e della biodiversità (abbanews.eu  ne scrisse in Le Arche di Noè. Oggi come allora), per salvaguardare il nutrimento delle generazioni future e metterle in condizioni di fare fronte alle conseguenze del cambiamento climatico.  Un angolo del mondo interamente riservato al futuro.

 

 

Immagine: Isola di Spitsbergen (Norvegia), il deposito Arctic World Archive per la conservazione dei dati – dalla pagina Facebook del archivio

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