Global Compatc for Migration. Il primo patto mondiale sulle migrazioni

Il 10 e l’11 dicembre 2018 Marrakech (Marocco) ospiterà il vertice per l’adozione del Global Compact for Migration, il documento per una migrazione sicura, ordinata e regolare, approvato dai Paesi membri delle Nazioni Unite nel corso dell’Assemblea Generale del 19 settembre 2016.

Nel documento, noto anche come Dichiarazione di New York per i Migranti e Rifugiati (New York Declaration for Refugess and Migrants), gli Stati Membri hanno riconosciuto la necessità di affrontare il fenomeno dei flussi migratori rafforzando la cooperazione a livello globale e affrontando la mobilità umana con un approccio comprensivo.

I criteri basilari fissati dal Documento sono:
• proteggere la sicurezza, la dignità, i diritti umani e le libertà fondamentali di tutti i migranti, indipendentemente dal loro status, in ogni momento;
• supportare i paesi nel salvataggio, ricezione e accoglienza di rifugiati e migranti;
• integrare i migranti attraverso l’assistenza umanitaria e programmi di sviluppo – indirizzando i bisogni e le capacità dei migranti e quelle delle comunità che li accolgono;
• combattere xenofobia, razzismo e discriminazione nei confronti dei migranti;
• sviluppare, attraverso processi guidati dagli stati, principi e linee guida sul trattamento dei migranti in condizioni di vulnerabilità.

Mentre gli obiettivi che si prefigge sono:
• stabilire principi, impegni e intese tra gli Stati Membri in materia di migrazione internazionale in tutte le sue dimensioni;
• offrire un importante contributo alla governance globale e rafforzare il coordinamento intergovernativo rispetto ai fenomeni migratori;
• presentare politiche condivise di cooperazione internazionale in materia di mobilità umana;
• affrontare in maniera congiunta le molteplici dimensioni della migrazione internazionale.

Il documento è un’effettiva Dichiarazione d’intenti senza obblighi vincolanti per i Paesi membri delle Nazioni Unite.

E, infatti, mentre scriviamo, già gli Usa, Israele, Ungheria, Austria, Repubblica Ceca, Svizzera e Australia hanno annunciato che non sigleranno la dichiarazione.

L’Italia, dopo il pronunciamento di ratifica espresso nel settembre 2018 all’Assemblea Generale dell’Onu, recentemente   confermato da parte del ministro degli Esteri, Enzo Moavero, ha cambiato idea.  Il 28 novembre 2018 il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, pur confermando di ritenere il Global Compactassolutamente compatibile con la nostra strategia”, ha dichiarato che il Governo “ha convenuto che forse è giusto creare un passaggio parlamentare in cui far condividere da parte di tutti ciò che stiamo facendo”. Pertanto l’Italia non sarà presente al summit di Marrakech e salta, al momento, la sottoscrizione al Global Compact, rimanendo in attesa della decisione del Parlamento.

Sebbene lungo il cammino alcun Paesi si siano  sottratti (e si sottrarranno) all’impegno preso il 2016, la Dichiarazione di New York  rimane un documento di primaria importanza, essendo il primo patto mondiale sulle migrazioni raggiunto dalla comunità internazionale.

 

Fotografia di copertina: by UN Photo/Mark Garten, presentazione del testo completo presentato il 13 Luglio 2018, dopo oltre un anno di consultazioni e discussioni tra gli Stati membri, la società civile e i migranti 

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Una risposta

  1. giuseppe fadda ha detto:

    Se le cose sono come le avete scritte ritengo che questo trattato sia solo un ennesimo bidone da propinare al popolo e alle nazioni.

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