Eïd al-Adha. La festa del sacrificio
Il 20 luglio 2021 ricorre la Festa del Sacrificio (Eïd al-Adha), la seconda in ordine d’importanza della religione islamica, dopo la festa per la chiusura del ramadan.
La festa cade il decimo giorno del mese di Dhu al-Hijjah, il 12° per il calendario musulmano, che come quello ebraico, arabo, indiano e cinese, segue la forma della luna nel cielo (che cambia secondo la sua posizione tra il sole e la terra). Il calendario lunare islamico segna l’epoca Hijri (da cui anche l’anno Hijri), che ha avuto inizio nel 622 d. C., quando Maometto e i suoi seguaci lasciarono la Mecca per Yathrib fondando la prima comunità musulmana. Il 2021 corrisponde al 1442 del calendario Hijri.
La Festa del Sacrificio onora il gesto del profeta Ibrahim al quale Dio chiese di sacrificargli il figlio Ismail. Il profeta venne tentato dal diavolo (Shytan) di risparmia il figlio essendo il volere di Dio – a suo parare – un ordine malvagio. Ma Ibrahim oltre a non ascoltarlo gli lanciò contro delle pietre e lo colpì. “Questo avvenimento viene ricordato nei riti dell’Hajj” informa dailymuslim.it.
Di fronte all’obbedienza e alla manifestazione di fede del profeta, Dio “fermò la sua mano” e gli fece trovare un montone da sacrificare al posto del figlio.
Ecco perché Eid al-Adha si celebra macellando un animale (simbolo dell’animale sacrificato) che si divide in tre parti uguali per condividerlo con la famiglia, con i parenti e gli amici, con i poveri.
La festa dura dai 2 ai 4 giorni e vi partecipa tutta la comunità, la quale, solitamente si riunisce in un luogo all’aperto. Il primo atto della festa prevede la preghiera e il sermone, dopo di che ci si saluta e ci si abbraccia, ci si scambiano i regali e le visite di cortesia nelle rispettive case.
“La celebrazione – scrive ancora dailymuslim.it – ha un messaggio di devozione, gentilezza e uguaglianza”. Il sacrificio dell’animale non è da intendersi come uno spargimento di sangue ma come un atto “che i devoti fanno per amore di Dio e per aiutare chi non ha”.
“Né il sangue né la carne interessa a Dio e mai questi lo raggiungeranno. Ciò che interessa al Creatore è l’abnegazione e lo spirito di amore verso di Lui e della comunità che il credente prova e sente nel fare il sacrificio” recita il Corano come apprendiamo dalla nostra fonte.
A tutti i lettori e lettrici musulmani auguriamo Buon Eid.