Dipingere con la luce. Le prove fotografiche dell’inquinamento atmosferico

Light painting digitaleArtisti e scienziati insieme hanno realizzato, come parte del progetto Air of the Anthropocene, una tecnica innovativa di pittura che attraverso l’uso della luce riesce a rendere visibile l’inquinamento atmosferico.

La contaminazione antropica è notoriamente la causa primaria del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico che comprometta la salute del pianeta e umana.

Ma per le persone non esperte la contaminazione è difficilmente riconoscibile; tendono a ignorare problema o a prenderne coscienza quando ormai è troppo tardi.

La tecnica innovativa di cui sopra, comunemente chiamata light painting digitale già descritta nell’abstract pubblicato su harvard.edu nel 2021, utilizza la pittura digitale con la luce per visualizzare ed esplorare le possibili adeguate risposte all’inquinamento atmosferico da particolato (PM): una tecnica fotografica che combina una lunga esposizione a sorgenti luminose controllate digitalmente da sensori, basandosi sul lavoro del pioniere dell’elettronica Steve Mann

In occasione della Giornata mondiale dedicata all’ambiente è stato reso pubblico il progetto di light painting   realizzato dall’artista e fotografo Robin Price e dallo scienziato ambientale dell’Università di Birmingham Francis Pope, dalla rivista Nature Communications Earth & Environment.

L’opera – costituita da una serie di immagini – evidenzia i rischi per la salute a cui incorrono le persone che vivono in Etiopia, India e Regno Unito.

In Etiopia l’inquinamento dell’aria è drasticamente alto all’interno delle abitazioni: nelle cucine dove vengono ancora utilizzate le stufe a biomassa per la preparazione del cibo: vi si sono rivelate concentrazioni di PM2,5 venti volte superiori rispetto a quelle misurate nel circondario all’aperto.

In India i valori dello stesso particolato sono stati misurati in 2 parchi giochi per bambini, uno nella città di Delhi l’altro nella zona rurale di Palampur. Hanno mostrato grandi variazioni di inquinamento: nel giardino di Palampur 12,5 volte inferiori a quelli registrati d Delhi.

Nel Galles il monitoraggio dell’aria eseguito nel circondario dell’acciaieria di Port Talbot al tramonto e in estate ha mostrato concentrazioni di PM2,5 oscillante tra 30 e 40 mg/m3 rispetto al valore medio orario di 24 mg/m3.

Secondo l’Università di Birmingham – (v. Painting with light illuminates photo evidence of air pollution) l’inquinamento atmosferico causa, nel mondo, la morte di più di 7 milioni di persone all’anno.

La situazione è particolarmente difficile in Asia, in India e Cina, nonostante l’applicazione di “diverse politiche e azioni sulla qualità dell’aria”.  Mentre i paesi africani la qualità dell’aria ha subito un significativo deterioramento negli ultimi cinquant’anni.

 

Immagine: Addis Abeba (Etiopia) – photo by birmingham.ac.uk

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