Colombia. Il sogno di pace di una settimana

colombia-il-sogno-di-pace-di-una-settimanaLa pace raggiunta in Colombia tra le forze governative e le Farc, guerriglieri di matrice marxista-leninista risultato, di 4 anni di negoziati e che poneva fine a 52 anni di conflitti che hanno dilaniato il Paese sudamericano, sembra essere stato solo il sogno di una settimana.

Il risultato del referendum popolare al quale è stato chiamata la cittadinanza colombiana, 13 milioni di elettori, il 2 ottobre 2016, per confermare o no l’accordo di pace, a sorpresa, ha votato contro per il 50,2 %, a favore il 49,7%. A vincere è stata l’astensione che ha raggiunto il 60%.

Ed è la folta schiera degli astensionisti che fanno dire agli osservatori che i colombiani sono divisi a causa delle clausole dello stesso accordo che prevedono per gli ex guerriglieri delle Farc il reinserimento nella società, la possibilità per i leader di partecipare alla politica del Paese, e la possibilità per tutti di evitare qualsiasi tipo di condanna e detenzione a patto che riconoscano i crimini commessi.

alvaro-uribeTroppo crimini, troppi attacchi armati, troppo sangue e per troppi anni. Anche fra coloro che hanno votato sì, ci sono colombiani che preferirebbero accordi diversi per i guerriglieri delle Farc.

Gli abitanti della costa, dove sono concentrati i luoghi più colpiti dagli anni di guerriglia, hanno votato a favore dell’accordo.  Ma sono i luoghi dove si concentrano il minor numero di elettori. Nelle zone più popolose del Paese, i centri urbani e i nuclei rurali dove gli atti di violenza sono cessati da tempo, hanno preferito evitare l’accordo.

A guidare i sostenitori del no è stato, invece, l’ex Presidente della Colombia, Alvaro Uribe (nella foto a lato).

Il sostenitore del sì e uno degli artefici dell’accordo è stato l’attuale Presidente della Colombia Juan Manuel Santos (nella foto in basso), il quale in occasione del deludente quanto inaspettato risultato del referendum ha dichiarato: “Non mi arrendo. Continuerò a cercare la pace fino all’ultimo juan-manuel-santos-sostiene-che-si-battera-per-la-pace-fino-allultimo-momento-del-suo-mandatomomento del mio mandato”. In un discorso alla popolazione trasmesso dalla Tv colombiana a reti unificate, Santos ha rassicurato la popolazione, affermando che “il cessate il fuoco è bilaterale e definitivo” e che si confronterà con i sostenitori del no.

La fine del conflitto, nonostante il risultato del referendum, è stata ribadita anche dalle Farc che hanno espresso la loro “volontà di pace” e che “useranno solo la parola come arma di costruzione del futuro”.

Ma nonostante le parole rassicuranti di ambo le parti, gli osservatori rimangono dubbiosi e sono compatti nell’affermare che la Colombia dopo il voto del 2 ottobre, entra in una fase confusa e rischia di compiere un salto nel buio.

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