Identità ri-trovata grazie all’Agente Lisa

A 64 anni dalla sua scomparsa, con l’aiuto dei media e dei social network, la polizia italiana riesce a risalire all’identità di uno sciatore francese scomparso nel 1954 in Valle d’Aosta. L’ha reso noto un comunicato delle autorità italiane.  Si tratta di Henri Joseph Leonce Le Masne, nato ad Alençon il 26 marzo 1919.

La storia inizia il 22 luglio del 2005 quando a quota 3100 metri in località Cime Bianche (Monte Cervino – Valtournenche), emergono dai ghiacciai dei resti umani, con gli effetti personali e alcuni oggetti che si riveleranno fondamentali per l’identificazione dei resti.

Dagli occhiali, dai brandelli della camicia con le iniziali ricamate, dalla marca dell’orologio e degli sci (entrambi di gran qualità), dalla loro lunghezza, e dalla giacca da sci leggera, la polizia scientifica stabilisce che si tratta di un uomo sulla trentina, alto 1,75, benestante, morto in primavera.

Nonostante le informazioni raccolte, le ricerche della polizia risultano vane. A chi appartengono i resti trovati sul Monte Cervino? Nasce il dubbio che non si tratti di un italiano. Per questo nel  giugno 2018 la polizia  lancia un appello dalla propria pagina  Facebook, Agente Lisa, molto seguita, con l’intento che qualcuno  attraverso le informazioni date, possa fornire qualche dettaglio sull’identità.

La risposta risolutiva non si fa attendere. Alla pagina Facebook arriva il contatto della signora Emma Nassem che a Parigi ha ascoltato per radio la storia dello sciatore del Cervino scomparso ed è rimasta colpita dalle iniziali della camicia:  potrebbe trattasi dello zio Henri Le Masne, morto durante un’escursione sciistica sul Cervino in un giorno di tempesta. Arriva poi per e mail  la testimonianza di Roger Le Masne, 94 anni, che afferma che potrebbe trattarsi del fratello Henri, “un single indipendente che lavorava al ministero della Finanze a Parigi” e fornisce alla polizia italiana una fotografia di Herni.

Roger Le Masne nel 1954 aveva cercato il fratello, recandosi all’albergo di montagna dove alloggiava il fratello Herni per le sue vacanze, il Gran Baita di Cervinia. Vi aveva trovato del denaro in lire italiane e franchi francesi e aveva appreso che Herni il 26 marzo, giorno del suo trentacinquesimo compleanno, nonostante le cattive previsioni meteorologiche,  era partito per una gita sugli sci  dalla quale non aveva fatto più ritorno.

Roger Le Masne fornisce alla polizia italiana la fotografia di Herni e gli investigatori italiani riconoscono gli  occhiali trovati a quota 3100 metri. È il momento della prova definitiva: il confronto del DNA tra Roger e quello ricavato dai resti ritrovati: i campioni coincidono e confutano oggi dubbio.  Il 24 luglio 2018  Henri Joseph Leonce Le Masne è ufficialmente e formalmente identificato e Roger,  dopo 64 anni, potrà  ricongiungersi con le spoglie del fratello scomparso.

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