Civil March for Aleppo. Il diario del cammino – Aprile

In cammino – Aprile

Mappa Serbia - 1 aprileMappa MacedoniaOltre 3 mesi di cammino.  Valicate 7 frontiere. Raggiunto  all’inizio del mese la Serbia,  il 21 aprile 2017  la Civil March for Aleppo è entrata nell’ottavo Paese del suo lungo itinerario: la Macedonia.  Migliaia di chilometri macinati alle spalle, altre migliaia in attesa di essere percorsi. Questi i numeri della Civil March for Aleppo. La Marcia partita il 26 dicembre 2016 da Berlino, formata da uomini e donne che con i propri mezzi, senza sponsor o sostegno di organizzazioni sociali o politiche, stanno attraverso il continente europeo.  Un gruppo di civili che marcia per solidarietà con i civili siriani colpiti da una guerra che sembra non voler mai finire.

Dal primo giorno della loro  marcia, abbanews segue la loro impresa, sotto forma di Diario.

Chiunque e in qualsiasi momento può unirsi alla Marcia, anche per un breve tratto.  Per mettersi in contatto con il gruppo si può telefonare al numero + 381 62 1971273,  rivolgersi alla pagina Facebook dell’iniziativa o  attraverso Twitter #Civilmarchforaleppo. Per contribuire al sostegno della marcia: gofundme.com/CivilMarchForAleppo.

E ora, idealmente al loro fianco,   continuiamo con il Diario della marcia

27- 30 aprile 2017 Rosoman – Miravici (MK) –  Il mosaico italiano in omaggio al Clown di Aleppo

Mosaico italiano - primo pianoAnas al Basha clown di Aleppo 28 aprile28  aprile – Un gruppo d’italiani di Mantova si sono uniti alla Civil March for Aleppo alla quale hanno donato un mosaico: una tela bianca ricoperta delle impronte colorate delle mani di tanti bambini.  È un omaggio ad Anas al Basha, il “Clown di Aleppo” che non ha mai voluto lasciare la Siria, per rimanere in città a confortare e rallegrare con la sua arte i bambini. Anas al Basha è morto il 29 novembre 2016, tra le vittime di un attacco aereo.

30 aprile – La CMFA si appresta a trascorrere l’ultima giornata in Macedonia, dove ha marciato per una settimana. Ringrazia il Paese Balcanico per la calorosa accoglienza e ospitalità che gli ha riservato. Dopo la località di Rosoman la marcia è passata per le località di Negotino (28 aprile), Demir (29 aprile), arrivando a Miravci (30 aprile), ultima tappa della marcia in Macedonia. Prossimo Paese: la Grecia.

aggiornamento 3 maggio 2017, h. 09,02

22 aprile – 26 aprile 2017 Kumanovo to  Rosoman (MK)   Auguri!

Torta per i 4 mesi 26 aprile 17Il 26 aprile la tabella di marcia prevede una camminata di 25 chilometri. La CMFA lascia Oreshani/Taor  per dirigersi a Veles.

I chilometri da fare non sono pochi, ma i nostri non possono  rinunciare  a fermarsi  per festeggiare  e spegnere, crediamo con orgoglio e soddisfazione per l’impresa in atto, le  4 candeline  che ricordano i  4 mesi dall’inizio della loro andare e, soprattutto  le 3000 persone che fino ad oggi hanno partecipato alla marcia  e tutte le altre, innumerevoli che li hanno sopportato, ospitati e condiviso il loro impegno a favore  dei civili siriani, per la democrazia e per la pace.

4 mesi e 122° giorno di marcia.  E il cammino prosegue verso il sud della Macedonia.

aggiornamento 27 aprile 2016, h. 19,43

 16 – 21 aprile 2017 – Lescovak (SRB) –  Kumanovo (MK) –  Macedonia, siamo qui!

Bye Bye Siria 21 aprile - al confine con la MacedoniaIl 21 aprile la CMFA, al suo 117° giorno di marcia, ha raggiunto l’ottavo Paese del suo lungo cammino ed è giunta in Macedonia. Partita alle 8 di mattina  da Manastir Prohor Pčinjski ,   dopo una marcia di 35 chilometri ha raggiunto Kumanovo,  citt à nel nord della Repubblica di Macedonia. Il programma degli organizzatori prevede per il 22 aprile un’altra lunga camminata di 30 chilometri,  meta: Skopje, la capitale della Repubblica di Macedonia dove, finalmente, il 23 aprile sosteranno un giorno per riposare.

20 aprile – Importante notizia divulgata dalla CMFA: l’ifa, organizzazione culturale tedesca ha realizzato un programma per i rifugiati siriani che vivono in Germania. Il programma, che prevede il rimborso delle spese e la copertura totale del “costo della vita”, si rivolge a persone di età compresa tra i 23 e i 45 anni, che hanno precedenti esperienze lavorative.  L’ifa offre un tirocinio in Germania, per ampliare la professionalità e le competenze socio-politiche dei partecipanti.  Gli interessati possono presentare la domanda di partecipazione entro il 25 maggio 2017.

19 aprile – La CMFA ricorda l’impegno dell’UE del 2015, quando decise di accogliere 98,225 profughi bisognosi di protezione internazionale, dai centri di accoglienza sovraccarichi di Grecia e Italia e di ricollocarne 22.504 in suolo extra-Unione, che vivono nei campi   profughi di Turchia, Giordania e Libano.  A distanza di 2 anni dalla decisione dell’Unione gli Stati membri hanno provveduto al trasferimento di 16,340 persone e rifiutate 15,492.

aggiornamento 21 aprile 2017, h. 20,23

15 aprile 2017- Lipovica (SRB)  – Autobomba contro sfollati in procinto di evacuazione

Alle 20,30 circa, ora italiana giunge la notizia dell’esplosione di un’autobomba che ha colpito un convoglio di autobus dove viaggiavano civili evacuati dai villaggi di Kefraya e al-Foua.  L’esplosione ha provocato almeno 100 vittime. Imprecisato il numero dei feriti.  Colpite persone, dunque, nel momento in cui credevano di essere vicini alla fine delle loro pene. Come si fa a piangere, si chiede la CMFA quando la vita e la speranza vengono uccise?

14 aprile - Serbia14 aprile  –  verso Brestovac (SBR). Una decisione importante è quella presa dalla Civil March for Aleppo: alcuni  partecipanti alla Marcia hanno deciso di separarsi dal gruppo per recarsi al Nord della Serbia,  per verificare le condizioni in cui versano i rifugiati. Recatosi a Belgrado hanno trovato oltre 1000 profughi ammassati in una baracca.  Situazione molto critica a Sid e Subotica, una città vicino al confine serbo con l’UE. Hanno visto persone bloccate, senza nessuna possibilità di oltrepassare il confine, vittime, scrivono i Marciatori, della violenza della polizia di frontiera.  Tutti i rifugiati che non hanno trovato posto nei campi allestiti dalle organizzazioni umanitarie, sono senza riparo e cibo.  I marciatori si sono imbattuti con adolescenti, che errano da soli da 2 anni. Hanno visto e vissuto l’orrore: i loro diritti non vengono rispettati, le loro necessità fondamentali non sono garantite. Sono invisibili al governo e al sistema.  Sono soccorsi da piccole ong indipendenti, formate da volontari che svolgono un grande lavoro, cercando di provvedere al cibo fresco e cucinato, offrendo acqua da bere potabile, la possibilità di fare una doccia con l’acqua calda, per cercare di prevenire la scabbia in agguato per denutrizione (mancanza di vitamina C) e per cattive condizioni igieniche e per la denutrizione.  Tra le varie piccole ong, la CMFA, risalta l’operato dei giovani volontari della Rigardu.

14 aprile - verso Brestovac14 e 13 aprile Nis (SRB) – La CMFA è stata accolta con entusiasmo dai serbi. La guerra siriana li riporta ai ricordi della guerra del loro recente passato. Per questo i serbi provano solidarietà nei confronti dei siriani che attraversano il loro Paese.  La Siria è a 21 ore di macchina da Nis. La guerra è a 21 ore di macchina da Nis. A  Nis dove la CMFA decide di fermarsi per 1 giorno e mezzo e confrontarsi con la popolazione.

6 aprile Kraljevo – Ogni giorno prima di iniziare a marciare i partecipanti scelgono “la domanda del giorno”: una domanda che li accompagna durante il giorno; lungo il cammino ci pensano, riflettono, raccolgono i loro pensieri prima di affrontare il consueto dibattito serale.

aggiornamento 16 aprile 2017, h. 09,30

31 marzo – 4 aprile 2017 Mokra Gora – Cacak (SRB).  Attacco chimico in Siria

L’Ondus (Osservatorio nazionale per i diritti umani) il 4 aprile annuncia il numero delle vittime siriane, nella provincia di Idlib nel nord della Siria, colpite da armi chimiche in un raid aereo. I morti sono almeno 72, fra i quali molti minori. I primi soccorritori raccontano di bambini in preda alla convulsioni provocate dal gas nervino.  È l’attacco più grave compiuto con le armi tossiche, dopo quello nei sobborghi di Damasco della mattina del 21 aprile 2013.  La situazione in Siria continua a essere drammatica.  Eppure la CMFA (Civil March for Aleppo) racconta che quando cammina per le strade si sente dire: “Ma non lo sapete che la guerra in Siria è finita?”No, non lo è! Forse è finita ad Aleppo. O, almeno, Aleppo non fa più notizia. L’orrore della guerra in Siria continua a mietere vittime e intere comunità” scrivono i marciatori sulla loro pagina Facebook “Siamo solidali con i civili feriti, con coloro che hanno perso le persone amate, membri della loro famiglia”. La CMFA riceve la notizia durante il cammino verso Cacak, dove una volta raggiunta, dopo 35 chilometri di cammino, nella palestra che li ospita per la notte, insieme con alcuni studenti si raccolgono in silenzio, accendono le candele  in omaggio alle vittime del nuovo crimine contro i civili siriani. “Quanto accaduto spezza i nostri cuori. Siamo senza parole. Siamo in lutto”.

Vista con fiume 29 marzo3 aprile – Uzice (SRB)  Continuano nelle varie parti del mondo, le iniziative delle persone, che dopo aver marciato con la Civil March, organizzano nel loro Paese. In Polonia ex marciatori hanno organizzato un concerto benefico per la Siria, dove è esibito un coro di bambini.  I proventi del concerto vanno a sostegno del crowdfunding a favore di un orfanatrofio in Aleppo, organizzato dalla zrzutka.pl, con l’assistenza della Caritas.

2 aprile- Uzice. La Civil March per la seconda volta cita l’Italia. Plaude per l’approvazione definitiva della legge per i “Minori stranieri non accompagnati”. “In Italia ci devono essere molte persone che non accettano la brutale realtà e hanno scelto di non rimanere indifferenti.     L’Italia è il primo Paese in Europa che approva una legge che garantisce la tutela giuridica ai bambini rifugiati ed è un modello per gli altri Paesi per mettere in atto un quadro legislativo a supporto della protezione dei minori soli”.

Ma il 2 aprile il pensiero dei nostri va, ancora una volta, ai rifugiati bloccati dai muri alzati ai confini contro di loro. “Ci rifiutiamo di abituarci al filo spinato in Europa, siamo solidali con gli altri esseri umani che chiedono asilo, bloccati nelle zone di frontiera, sempre più vulnerabili”.

1 aprile. I marciatori scrivono festosi sulla loro pagina Facebook “È possibile attraversare l’Europa a piedi per manifestare in ciò in cui credi? Si lo è! Abbiamo già attraversato 6 paesi. Ora siamo nel settimo, la Serbia.

5 aprile 2017, h. 10,17

Pubblicazioni precedenti:

Il diario del cammino – Marzo;

Il diario del cammino – Febbraio;

Il diario del cammino – Gennaio;

26 dicembre 2016. Parte la Marcia Civile per Aleppo

Nota: le informazioni che riportiamo sono tratte dal profilo Facebook della Civil March for Aleppo

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