L’Atlante Farnese all’Expo di Osaka 2025. Ponte fra Occidente e Oriente
La statua Atlante Farnese – quasi 20 quintali di peso e circa 2 metri di altezza – arriverà in Asia per la prima volta, per rappresentare il patrimonio culturale italiano all’Expo 2025 di Osaka (Giappone).
La monumentale scultura, opera unica datata al II secolo d.C. è costudita presso il MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Detta Farnese perché appartenuta al gruppo di sculture della celebre collezione privata della famiglia Farnese, rinvenuta nel XVI secolo alle terme di Caracalla a Roma, dove rimase esposta nel palazzo di famiglia fino al suo trasferimento definitivo a Napoli nel 1787, ereditata da Carlo III di Borbone, figlio di Elisabetta, ultima discendenze della nobile famiglia.
La fatica titanica di Atlante
La statua raffigura il personaggio mitologico, titano di seconda generazione, Atlante mentre regge, a fatica, sulle spalle il globo celeste.
Secondo il poeta greco Esiodo (VIII -VII secolo a.C.) il peso della volta celeste che grava sulle sue spalle era un castigo di Zeus, visto che Atlante si era alleato con il titano Crono – appartenente prima generazione delle divinità greche – per muovere guerra contro la nuova generazione, i 12 dei dell’Olimpo, comandati, appunto, da un0 Zeus vincente. Si tratta della famosa Titanomachia, che il poeta racconta nel suo poema Teogonia.
E, infatti, Atlante ha lo sguardo sofferente, il capo reclinato, i muscoli del volto e del corpo contratti; curvo e con le ginocchia inclinate, pare quasi soccombere sotto il peso del globo, che stringe con le mani.
Ma secondo l’erudito Diodoro Siculo (90 a.C. circa – 27 a.C. circa), autore della Bibliotheca historica, Atlante fu il primo a rappresentare il mondo attraverso una sfera e per questo si voleva che portasse il cielo sulle spalle.
Prima rappresentazione della volta celeste
La statua ha un grande valore artistico e culturale giacché la sfera riporta incisa la testimonianza più antica della conoscenza umana del cielo, raffigurata in modo completato e con le incisioni in rilievo di circa 6 millimetri dell’equatore celeste, l’eclittica con la fascia dello zodiaco, i circoli artico e antartico, i coluri e le costellazioni (19 boreali, 14 australi) con i 12 segni dello zodiaco.
Perché a Osaka
Dal 13 aprile al 13 ottobre 2025 l’opera sarà esposta all’Esposizione Universale di Osaka, al centro della Piazza semicircolare del Padiglione Italia progettato di Mario Cucinella – MCA Architects.
Scelta non casuale ha precisato Massimo Osanna, professore ordinario di Archeologia classica dell’Università di Napoli “Federico II” e direttore generale Musei presso il Ministero della Cultura. L’Atlantide con i suoi “molteplici significati sottesi” e per la prima volta in Asia, tratteggerà un ponte tra “mondi e popoli diversi, tra Occidente e Oriente”.
Immagini: Atlante Farnese: in copertina tratta dal pagina Facebook del Ministero della Cultura, nella pagina dal sito MANN – Napoli – collezione Farnese