A Oleg Sentsov il Premio Sakharov per i diritti umani 2018
Il Parlamento europeo ha assegnato il Premio Sakharov per i diritti umani 2018 all’ ucraino Oleg Sentsov, il regista cinematografico originario della Crimea, in carcere dal 2014 per terrorismo. Oppositore all’annessione della Crimea alla Russia, la sentenza del 2015 l’ha condannato per “pianificazione di atti di sabotaggio e terrorismo” a 20 anni di carcere, in un processo che Amnesty International definì “una farsa”.
Nei mesi scorsi Sentsov, rinchiuso in una cella d’isolamento in un carcere del nord della Russia, aveva intrapreso lo sciopero della fame per chiedere il rilascio dei 64 (lui escluso) detenuti ucraini: sciopero interrotto dopo 144 giorni per le sue precarie condizioni di salute.
Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha motivato l’assegnazione del Premio a Oleg Sentsov con le seguenti parole: “Per il suo coraggio e la sua determinazione: è diventato un simbolo per la lotta di liberazione dei prigionieri politici in Russia e nel mondo. Chiediamo che sia immediatamente liberato”. Una liberazione che deve avvenire con “urgenza” ha rimarcato Antonio Tajani, anche per “le gravi condizioni di salute in cui versa”, ribadendo che è “dovere” del Parlamento Europeo “difendere i diritti umani ovunque nel mondo”.
Gli altri finalisti per il Premio Sakharov sono: 11 Ong che salvano i migranti naufraghi nel Mar Mediterraneo e l’attivista marocchino Nasser Zefzafi.
Giunto alla sua 30° edizione, il Sakharov Prize Laureate, istituito dal Parlamento Europeo, si propone di rendere omaggio alle persone e associazioni che si sono distinte nella difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
La cerimonia di premiazione avverrà il 12 dicembre 2018.
Aggiornamento
Il 7 settembre 2019 la rivista francese franceculture.fr conferma la notizia dei giorni precedenti che voleva Oleg Sentsov facente parte del gruppo dei 70 prigionieri dello scambio avvenuto fra la Russia e l’Ucraina.
Oleg Sentsov, dunque, è tornato, libero nella sua terra dopo cinque anni di prigionia russa.
Immagini dall’alto: 1) Oleg Sentsov – credit: Getty images 2) Kiev (Ucraina), 7 settembre 2019. Oleg Sentsov finalmente libero – credit: Sergei Supinsky- AFP