Wu Zhao. L’unica imperatrice

Il 22 febbraio 705 un colpo di stato costringeva Wu Zhao – la prima e unica donna imperatrice cinese e ad aver fondato una propria dinastia, gli Zhou – ad abdicare a favore del figlio Zhong Zong, che lei stessa aveva costretto all’esilio.

Incerta la sua data di nascita tra il 625-627, è certo invece che a 13 anni è scelta come concubina dell’imperatore Taizong (dinastia Sui). Quando quest’ultimo muore nel 649, Wu dovrebbe ritirarsi in un convento di vedove imperiali e raparsi a zero la testa, come tutte le concubine che non hanno avuto figli dall’imperatore, ma essendo diventata l’amante del principe ereditario Gaozong e aspettando da lui un figlio proprio nel momento in cui ascende al trono, riesce a sottrarsi alla triste tradizione. E il caso gioca a suo favore, dando alla luce un maschio, il primo erede di Gaozong la cui moglie risulta, invece, sterile. Per Wu è facile farla ripudiare e diventare prima consorte nel 655.

Nel 660 Gaozong colpito, probabilmente da un ictus, rimane paralizzato ed è Wu Zhao a governare fino al 690, quando dopo la morte del marito, si fa incoronare come imperatrice. In una società saldamente patriarcale sembra osare l’impossibile. Ma nel corso degli anni del suo governo de facto, Wu Zhao è riuscita abilmente a crearsi una rete di fedelissimi, che hanno eliminato (anche fisicamente) i suoi prevedibili o potenziali avversari.

Dal temperamento dispotico, una volta diventata imperatrice comprende, però, che il potere mantenuto col terrore è fragile ed effimero.  Per fortificarlo e renderlo tradizionalmente legittimo si rivolge alla religione, sostituendo il misogino confucianesimo con il buddismo che include fra i suoi testi il Sutra della Grande Luna, che celebra la divinità femminile, la Signora Celeste Pura e Radiosa destinata, secondo la profezia, a rinascere incarnandosi in una principessa, 7 secoli dopo la morte di Budda.  La principessa è, naturalmente, Wu Zhao che si dedica ferventemente alla diffusione del buddismo con la  costruzione di nuovi monasteri, templi e statue, ma la mossa non gli riesce e nel 705 viene deposta e muore.

Mai le sarà perdonato il tentativo di capovolgere la cultura cinese. Per molto tempo sarà ricordata come una donna laida e profondamente immorale, riabilita soltanto nel XIX secolo,  scelta come emblema dell’emancipazione femminile fino a diventare un personaggio delle varie fiction nel XIX secolo.

La sua figura è a tutt’oggi controversa. Ma un dato è incontrovertibile, Wu Zhao  (o se si preferisce Wu Zetian) è stata l’unica donna nel corso della storia a salire sul trono dell’Impero cinese e a fondare una propria dinastia.

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