Tex Willer. Un eroe trasversale dall’anima ranger e nativa
Il 30 settembre 1948 debuttava in edicola Tex Willer, il ranger buono e giusto del Texas.
La striscia s’intitolava Il totem misterioso e il protagonista presentava da subito le sue peculiarità: pronto di pistola con i fuorilegge, ma sempre dalla parte dei più deboli e degli oppressi, accanto alle minoranze etniche, odia ogni forma d’ingiustizia, combatte i politici corrotti e, fedelissimo al suo compito di guardia forestale, protegge la natura e l’ambiente. Un “hombre vertical” direbbero gli ispanici, che segue dritto i suoi principi, una rettitudine, stemperata dall’ironia.
Esattamente 70 anni fa, dunque l’Italia del dopo guerra, alla ricerca della sua identità si trova protagonista involontaria della creazione di un simbolo trasversale che va oltre i confini culturali, racchiudendo in sé l’anima ranger e l’anima nativa.
Striscia dopo striscia si delinea un curriculum dinamicissimo: Tex, prima di approdare al suo compito di ranger partecipa alla Guerra di Secessione americana (pur essendo texano, stava dalla parte dei nordisti, naturalmente a favore della liberalizzazione della schiavitù), combatte per la libertà del Messico e, sposando Lilyth, figlia del capo tribù Freccia Rossa, diventa capo dei Navajos con il nome di Aquila della notte. Romantico, ha un solo amore per tutta la vita, la moglie Lilyth che morirà a causa di truffatori-criminali bianchi e che Tex vendicherà. Senza legarsi più a una donna, rimarrà fedele al ricordo della sposa.
È nato, dunque, settant’anni fa il protagonista del più longevo fumetto italiano e, insieme a Batman e Superman, del mondo. Frutto della fantasia di Giovanni Luigi Bonelli (autore dei testi ed editore) e di Aurelio Galleppini in arte Galep (fumettista), oggi Tex, in auge più che mai e sempre in edicola, fa bella mostra di sé anche sui social network.
E siccome il compleanno di un personaggio così suggestivo non può passare sotto tono, Milano lo festeggia dedicandogli la mostra Tex, 70 anni di un mito, dal 2 ottobre 2018 al 27 gennaio 2019 presso il Museo della Permanente.
Curata da Gianni Bono, storico e studioso del fumetto italiano, in collaborazione con Sergio Bonelli Editore, la mostra ricostruisce l’epopea del personaggio e del fenomeno editoriale. Derivazione dell’esposizione lombarda, poi la mostra itinerante omonima che ha preso il via il 7 settembre 2018 dalla Libreria Feltrinelli della Galleria Alberto Sordi di Roma, che toccherà le città di Verona, Napoli, Torino, Genova, Milano, Firenze e Palermo, fermandosi per circa un mese in ogni libreria. Per tornare a Roma, presso il Mattatoio Testaccio, dal 24 maggio al 14 luglio 2019.
Dunque non ci rimane che fare a Tex gli auguri di buon compleanno non senza avergli chiesto prima e a gran voce di “uscire dal fumetto” e venire dalla nostre parti. L’Italia ha un gran bisogno di un ranger come Willer.