Cattedrale di Nantes. La bellezza e il travaglio di un’opera d’arte
La Cattedrale di Saint-Pierre-et-Saint-Paul a Nantes (nord -est della Francia) brucia. Verso le 7,30 della mattina del 18 luglio 2020 sono state avvistate le fiamme e dopo poco sono intervenuti i vigili del fuoco che in poche ore hanno circoscritto l’incendio. Nel pomeriggio rimangono ancora focolai sparsi ma già sono stati resi noti alcuni dei danni: il grande organo è stato “completamente distrutto” spiegano i siti francesi e la piattaforma sulla quale poggia è “instabile”.
Da subito il direttore dei vigili del fuoco, Laurent Ferlay, ha specificato che non si tratta di “uno scenario come quello di Notre Dame”, riferendosi all’incendio di oltre un anno fa che distrusse parte della cattedrale di Parigi.
Si ritiene infatti che il fuoco di Nantes sia di natura dolosa, essendo stati identificati 3 innesti, vicino all’organo andato distrutto e accanto alle navate. Pierre Sennes, procuratore della Repubblica, è stato chiaro nell’affermare che “non è stato un fatto fortuito. In questo momento è in corso un’inchiesta per incendio intenzionale” aggiungendo che “non vi è nessuna conclusione perché ci sono molte indagini da fare che potrebbero portare a nuovi elementi. Si aspetta l’arrivo da Parigi di un perito esperto in questo tipo d’incendi”.
Da segnalare che a Nantes nel 2015 un altro luogo di culto è stato preda delle fiamme: la basilica di Saint-Donatien-et-Saint-Rogatien.
Tutto ebbe inizio nel IV secolo D.C.
Il fuoco è un elemento ricorrente nella storia della Cattedrale di Saint-Pierre-et-Saint-Paul. Nel 1972 già fu colpita da un incendio che richiese 13 anni di restauro: fu riaperta ai fedeli nel 1985, ma è la stessa edificazione che fu travagliata. Basti pensare che i lavori che l’hanno condotta all’aspetto attuale iniziarono nel 1434 per terminare nel 1891. Oltre 450 anni, ma la differenza dei secoli non ha intaccato la coerenza dello stile gotico che la contraddistingue.
Il primo edificio sorto nello stesso punto dove s’innalza oggi la Cattedrale, risale al secolo IV. Una basilica, trasformata in cattedrale nel V secolo, i cui scavi archeologici dei secoli XIX e XX ne hanno rivelato la magnificenza. Venne presa di mira delle invasioni dei normanni alle loro prime conquiste della regione (la futura Normandia) della quale poi otterranno il ducato nel secolo X, concesso dal re di Francia Carlo III il Semplice (879 – 929) al loro re Rollóne. Quest’ultimo nel 912 si convertì al Cristianesimo e, oltre a difendere Carlo dai grandi nobili e pretendenti al trono di Francia, combatte i Normanni ancora pagani. Nel giugno dell’843, nella cattedrale i normanni massacrarono il vescovo Guntardo e i fedeli. Restaurata dal vescovo Fulcherio, nel 919 la assalirono nuovamente per saccheggiarla e darla alle fiamme.
Nel secolo X l’edificio venne ricostruito, per poi essere ampliato, ma nel 1415 subì un incendio che portò nell’aprile del 1434 a porre la prima pietra dell’attuale cattedrale. I lavori si succedettero nel corso dei secoli: la facciata fu completata alla fine dello stesso secolo; le torri, la navata centrale e le due laterali all’inizio del secolo XVI, in quello successivo si terminò la volta gotica, il braccio meridionale del transetto e gli archi rampanti.
Nuovamente sfortunata nel 1700. Già in stato di degrado durante la Rivoluzione francese (1789) venne usata come arsenale e scuderia e nel 1794 un decreto dipartimentale la destinò alla celebrazione delle feste pubbliche. Sei anni dopo un’esplosione danneggiò la parte meridionale dell’edificio.
Nella seconda metà del 1800 la demolizione delle mura della città a est permise di terminare, finalmente, il progetto iniziale del secolo XV: il braccio settentrionale del transetto, l’abside ed il coro neogotico (in sostituzione di quello romanico). La cattedrale venne inaugurata il 25 dicembre 1891.
Pochi decenni di tranquillità poi la Seconda guerra mondiale ed esattamente il 15 giugno 1944 la cattedrale fu bombardata. Superato il conflitto bellico, fu sottoposta a importanti lavori di restauro ma una volta conclusosi nel 1972 scoppiò un incendio a causa della distrazione di un operaio. Pronta nel 1985, attualmente, il nuovo incendio ha distrutto l’organo grande, risalente al 1619 e restaurato dopo i bombardamenti del 1944, quando fu portato a 74 il numero dei suoi registri.
Non si hanno ancora notizie, invece, dello stato del secondo organo di cui è dotata la cattedrale, il corale, detto anche organo piccolo – in realtà il più grande organo d’accompagnamento di Francia – realizzato nel 1897 da Louis Debierre a 33 registri, la cui parte strumentale è stata classificata monumento storico.
Immagini: 1) Nantes, 18 luglio 2020, l’incendio alla Cattedrale di Saint-Pierre-et-Saint-Paul; 2) l’ organo grande del 17° secolo completamente distrutto, prima dell’incendio