Bergamo e New York. Storia d’arte e di solidarietà

Entro maggio 2020 il quadro I musici di Caravaggio, prestato dal Metropolitan Museum Art alla bergamasca Accademia Carrara, sarebbe dovuto tornare a New York. Poi è sopraggiunta la pandemia che, per pestifera coincidenza, ha visto Bergamo e New York pagarle un alto tributo di vittime. Era inevitabile che tra le 2 istituzioni museali scattasse un sentimento di solidarietà che ha spinto il Met a lasciare l’opera caravaggesca a Bergamo per tutta l’estate. Ciò ha permesso all’Accademia Carrara di riaprire i battenti, a fine lockdwn, con l’apposita mostra Caravaggio in Bergamo, quale simbolo di ripartenza – anche sotto lo stimolo della generosità internazionale – per tutta la cittadinanza e il territorio.

I Musici era giunto in Italia per essere esposto alla mostra presso l’Accademia Carrara Tiziano e Caravaggio in Peterzano. Ques’ultimo, di nome Simone – nato nel 1540 forse a Bergamo (ma potrebbe aver visto i natali a Venezia) e morto a Milano nel 1599 – era stato allievo del grande artista veneto Tiziano (1490 – 1576) e maestro di Caravaggio, pseudonimo mondialmente famoso del milanese Michelangelo Merisi (1571-1610). Inaugurata il 7 febbraio, la mostra è stata visibile soltanto per 20 giorni, prima che scattasse il lockdown prescritto per l’emergenza sanitaria.

Tornando alla mostra attuale, il quadro I Musici (ma noto anche come Concerto), realizzato dal Caravaggio a Roma nel 1597, ed esposto oggi nella sala dell’Accademia dedicata alla pittura del Seicento fino al 31 agosto 2020, ritrae 3 giovani musicisti intenti a iniziare un concerto, un’allegoria pagana sottolineata dall’ amorino alato pronto a staccare un sensuale grappolo d’uva. Fu commissionato dal cardinale Francesco Maria del Monte (1549 – 1626), ambasciatore presso la Santa Sede, grande amante delle arti e delle scienze (difese Galileo Galilei dall’accusa di eretico) e mecenate del Merisi.

Scrive Giovanni Baglione (1566 – 1643) – biografo di artisti e a sua volta pittore –  a proposito del Caravaggio e del quadro che “il Cardinale, il quale, per dilettarsi assai della pittura, se lo prese in casa e havendo parte e provisione pigliò animo e credito e dipinse (il Merisi ndr) per lui alcuni giovani ritratti dal naturale, assai bene…”.

Il Cardinale Del Monte risiedeva presso Palazzo Madama (oggi sede del Senato della Repubblica), ed è lì, affisso su una parate del nobile edificio, che l’opera I Musici iniziò a suscitare quello stupore e ammirazione che ancora oggi, a distanza di secoli, proviamo intatti al suo cospetto.

 

Immagini: Foto di copertina – Bergamo, Accademia Carrara; nella pagina il quadro ‘I musici’ dipinto dal Caravaggio nel 1597, fino al 31 agosto 2020 esposto nell’Accademia di Bergamo

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