Maria Anna Mozart. La sorella silenziosa

Non solo Wolfgang Amadeus Mozart, ma anche la sorella era un talento musicale e talento precoce.

Si chiamava Maria Anna, ma era detta Nannerl, maggiore del genio di cinque anni. Era clavicembalista e compositrice e insieme al fratello si esibiva per le corti di Europa sotto la severa amministrazione del padre Leopold, a sua volta compositore e insegnante di musica.

Fino a quando il genitore partì con il figlio maschio per l’Italia e decise che Nannerl, ormai diciottenne, restasse a casa a dare lezione di musica e finanziare il viaggio di Wolfgang ,che da quel momento conoscerà un’ascesa inarrestabile, mentre di Nannerl si perderanno le tracce.

Ora la scrittrice Rita Charbonnier in La sorella di Mozart, per Marcos y Marcos, ne ricostruisce la storia ponendosi la domanda in mente a molti: se avesse continuato la sua carriera avrebbe raggiunto l’apice del fratello? Lecito sospettarlo dalle parole che le scrisse nel luglio 1770 lo stesso Wolfgang: “Il tuo Lied è bello. Ti prego, cerca di fare più spesso queste cose”, ma impossibile da verificare posto che non sono state tramandate sue composizioni.

Quel che è certo è che Nannerl si sposò nel 1784, ebbe 3 figli ma educò anche i ragazzi di primo letto del marito. Rimasta vedova riprese a insegnare il clavicembalo e mori alla soglia degli ottant’anni, nel 1829.

Molto uniti quando si esibivano insieme – Wolfgang gli dedicava brani come ad esempio il Divertimento in Re Maggiore per Oboe, Corni ed Archi KV 251, Nannerl Septett, nel 1776 per il suo onomastico –  poi fra i 2 fratelli si consumò una rottura definitiva per cause ereditarie.

Ma Maria Anna stabilì un rapporto materno con Franz, uno dei suoi 2 figli di Wolfgang, che sappiamo morì poco più che trentenne, e diete un contributo decisivo accanto ai biografi, per la promozione della sua figura di musicista e della sua musica.

Partendo da queste poche note biografiche e facendo ricorso alla fantasia la scrittrice Rita Charbonnier indaga sul presunto sacrificio di Nannerl, sulla rinuncia alla carriera, paradigma di una mortificazione assai diffusa nei secoli e che nel mondo della musica trova analogo riscontro con Fanny Mendelssohn, sorella di Felix.

 

Immagine: dal film francese del 2010 ‘La sorella di Mozart’ del regista René Féret. Ora in libreria il libro con lo stesso titolo della scrittrice Rita Charbonnier, che con l’ausilio della fantasia ricostruisce la vita di Maria Anna Mozart 

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