Lucrina Fetti, una pittrice alla corte di Mantova

Giunge per la prima volta a Roma, precisamente ai Musei Capitolini il Ritratto di Eleonora Gonzaga del 1622, l’unico firmato e datato della pittrice Lucrina Fetti.

L’opera –  di proprietà dell’Accademia Nazionale Virgiliana e stabile al Museo di Palazzo Ducale di Mantova che giunge per la prima volta nella città della sua autrice, all’interno della Sala VI della Pinacoteca capitolina, dedicata alla pittura bolognese e dell’Italia settentrionale – è una delle più rappresentative della produzione artistica femminile tra il XVI e XIX secolo.

Lucrina Fetti, nata Giustina a Roma intorno agli anni Ottanta del Cinquecento, era figlia del pittore Pietro, dal quale imparò a dipingere.

Giunta a Mantova nel 1614 a seguito del fratello Domenico, eletto a pittore di corte dai Gonzaga, la Nostra aveva già appreso l’arte nella bottega romana, ma come altre artiste contemporanee, era destinata alla vita monacale.   Prese i voti al Convento di Sant’Orsola con il nome di Lucrina e vi resto fino al resto della sua vita, terminata nel 1651.

Margherita Gonzaga ((1564-1618), rimasta vedova del Duca di Ferrara, Alfonso II d’Este, tornò nella sua città di origine, Mantova dove non trovò spazio di azione all’interno della corte, completamente occupato dal fratello, il duca Vincenzo I.

Sulla scia delle sue attività ferraresi – aveva istituito il balletto delle donne e il concerto delle donne, mecenate della compositrice musicale e poetessa di Tarquinia Molza (1542 – 1617)  – Margherita fondò, nel 1599, il Monastero di Sant’Orsola che presto divenne una corte parallela a quella gonzaghesca e tra le più raffinate d’Europa.

Il Monastero, che Margherita fece decorare con affreschi e dipinti, oltre a promuovere le attività filantropiche e la produzione artistica femminile, era luogo di istruzione e ritrovo culturale delle giovani nobili.

Lucrina ne era l’artista principale e, come tale, le venne commissionato il ritratto a figura intera di Eleonora Gonzaga, figlia del duca Vincenzo e di Eleonora de’ Medici e nipote di Margherita, cresciuta ed educata dalle orsoline del Monastero, fino alle nozze con l’imperatore Ferdinando d’Asburgo, nel 1622.

La pittrice romana eseguì il ritratto proprio in occasione di tale importante matrimonio: infatti sulla sinistra del corsetto di Eleonora appare un pendente con il monogramma del casato asburgico, mentre sul tavolo troviamo la corona imperiale e una lettera con la dicitura “alla Sacra Maestà Imperatrice Gonzaga”.

La produzione di Lucrina Fetti fu di carattere religioso e ritrattistico, con Margherita e le alte Gonzaga, come soggetti.   Fra i ritratti sacri spiccano le sante Margherita e Barbara con ricche vesti con trame ed effetti sui tessuti che la pittrice romana era particolarmente brava a raffigurare come si nota anche dal quadro in questione.

Nei Musei Capitolini il ritratto di Eleonora Gonzaga è accompagnato dai quadri di altre due pittrici, la concittadina di Lucrina, Maria Felice Tibaldi Subleyras (1707 – 1770), moglie del più noto Pierre e la genovese Maria Luigia Raggi (1742 – 1813).

 

 

Mostra: Lucrina Fetti, una pittrice romana alla corte di Mantova.  Ritratto di Eleonora Gonzaga della pittrice Lucrina Fetti (Roma, 1589 circa – Mantova, 1651);

dove: Musei Capitolini, Pinacoteca – Sala VI, Roma;

quando: fino al 1° ottobre 2023.

 

Immagine: dipinto ‘Ritratto di Eleonora Gongaza’, 1622 della pittrice Lucrina Fetti

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