LibriBelli, dove il libro si prende e si porta via
La libreria da pochi giorni inaugurata a Trieste è una vera irresistibile “ghiottoneria” per gli appassionati della lettura e dei libri. In “Libribelli”, sita in Risorta 12/a per chi è da quelle parti – infatti, i libri non si vendono, non si scambiano, si prendono e non si restituiscono. Proprio come avete letto.
LibriBelli è una delle 4 librerie libere del mondo. Le altre sono a Baltimora, Madrid e Bologna.
L’idea nasce dal progetto The Book Thing di Baltimora oltre 10 anni fa. Come funziona? Semplice. S’inizia raccogliendo libri che le persone non leggono più e se ne disfano per mancanza di spazio. La libreria si apre così. Non c’è l’obbligo dello scambio o della restituzione. Chi vuole porta libri, e il libraio timbra sulla prima pagina il nome della libreria e la frase “questo libro non si compra e non si vende”- Chi trova nel negozio un titolo di suo gusto se lo può portare via, senza lasciare nulla in cambio.
A Baltimora, The Book Thing riceve donazioni, oltre che di libri, anche di dischi, CD e DVD, ma non riviste. In quest’attività, il volontariato ha un ruolo essenziale, sia come personale che per le forniture. Per esempio, nella loro “lista dei desideri”, compare la carta per fotocopiatrici, la carta regalo, forniture informatiche e digitali. Le donazioni non avvengono solo dai singoli cittadini, ma anche da aziende ed enti.
Purtroppo a fine dicembre, il locale ha subito un incendio e la sua attività ha subito un arresto con profondo dispiacere dei suoi cliente. Leggiamo sulla loro pagina Facebook: “Un posto davvero grande che contribuisce a rispondere all’ampio bisogno di alfabetizzazione della città di Baltimora, speriamo riapri presto”.
In Italia è stato introdotta nel 2013, ispirata dalla libreria di Baltimora e ispirando, a sua volta, Giorgio Cescutti, che ha pensato di realizzare l’idea adoperando un piccolo magazzino di sua proprietà a Trieste. Le spese di mantenimento, l’eventuale affitto e spese di bollette sono a carico del libraio. Sia Anna Hilbe sia Giorgio Cescutti raccontano come molte persone esitano a prendere i libri, sono timidi e sempre desiderosi di ricambiare.
L’iniziativa ha molto successo. Libribelli di Trieste ha già tre volontari, come racconta il quotidiano Il Piccolo, che aiutano Giorgio in modo che la libreria stia aperta per più tempo.
Il rapido successo alimenta l’obiettivo di Giorgio Cescutti: “che Libribelli diventi un punto d’incontro, perché oggi si è perso il contatto tra le persone e spero che la libreria diventi un’occasione per parlare, lasciando fuori dalla porta il dio denaro. Per per una volta in secondo piano rispetto a ciò che piace fare”.