La Cina (non) è vicina. Parola di Badiucao

La Cina (non) è vicina sostiene l’artista – attivista Badiucao riferendosi alle libertà civili nella sua patria e facendone il titolo della mostra che, superando il tentativo di boicottaggio della diplomazia mandarina, è stata inaugurata a Brescia, presso il Museo di Santa Giulia, nell’ambito del Festival della Pace, sezione Arte e Diritti.

Badiucao, classe 1986, cresciuto a Shangai,  che vive e lavora a Melbourne (Australia) è famoso a livello internazionale per la sua arte incentrata sulla contestazione della censura cinese. Celebri le sue illustrazioni diffuse via social e le affissioni nei luoghi pubblici, spesso contraddistinte dalla parodia che fa al tratto grafico tipico della propaganda comunista.

Nel 2020 l’Human Rights Foundation gli ha assegnato il Premio Václav Havel Prize for Creative Dissent, istituito per gli artisti che mettono il loro talento al servizio delle libertà civili soppresse dalle dittature.

La Cina (non) è vicina è la prima personale europea di Badiucao che all’inaugurazione ha espresso tutta la sua gratitudine al Comune di Brescia e alla Fondazione Brescia Musei “per avermi sostenuto, protetto e avermi dato l’opportunità di dare voce al coraggioso popolo cinese, che è stato l’ispirazione per la mia opera”.

Di rimando Laura Castelletti vicesindaco di Brescia ha precisato: “Nessuno di noi a Brescia, né all’interno dell’amministrazione comunale né tra i cittadini, ha avuto il minimo dubbio che questa mostra dovesse essere mantenuta. Abbiamo il desiderio e la volontà di tutelare l’arte e difendere la libertà artistica”.

L’esposizione bresciana comprende Diari di Wuhan, l’installazione realizzata con le testimonianze dei residenti delle città cinesi durante il lockdowm; Beijing 2022, dove Badiucao denuncia la propaganda creata per le prossime Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Pechino 2022 (che si svolgeranno rispettivamente dal 4 al 20 febbraio e dal 4 al 13 marzo prossimi) e le vignette con Winnie The Pooh particolarmente osteggiate dal governo cinese. A completare la mostra, le sezioni dedicate alle violazioni dei diritti umani in Uiguria e in Myanmar.

E non potrebbe essere diversamente. Elettra Stamboulis, curatrice del progetto espositivo ha spiegato a euronews.com che Badiucao è l’ artista di riferimento del movimento Milk tea Alliance formato da Net Citizen che “operano a Hong Kong, Taiwan, Thailandia e Birmania, artefici e promotori delle più importanti manifestazioni per la democrazia e i diritti umani in Estremo Oriente”.

Si può visitare la mostra La Cina (non) è vicina fino al 13 febbraio 2022.

Il Festival della Pace (dal 12 al 28 novembre 2021), giunto alla sua 4° edizione è stato organizzato dal Comune e dalla Provincia di Brescia, con il Patrocinio del Parlamento Europeo e di Amnesty International.

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