Margherita Hack. L’indimenticabile arte di fare scienza e divulgarla

100 anni avrebbe compiuto il prossimo 12 giugno l’astrofisica e divulgatrice scientifica Margherita Hack e l’Italia la festeggia l’indimenticabile scienziata, ad iniziare da Trieste dove la scienziata ha insegnato a lungo presso l’Università e ha diretto (prima donna a svolgere l’incarico) l’Inaf – l’Osservatorio Astronomico della città.

Proprio l’Osservatorio della città, per l’occasione riapre al pubblico, dopo 2 anni dedicati ai lavori di ammodernamento, la Specula Margherita Hack.

Mentre dal 6 giugno nella Sala Agorà del Molo IV, prende il via la conferenza scientifica internazionale Hack100: Past, Present and Future of Astrophysical Spectroscopy che andrà avanti per 5 giorni con la partecipazione di oltre 120 scienziati tra i quali il Nobel per la fisica Diedier Queloz: tanti i temi che si affronteranno e si approfonderanno partendo dal lavoro e all’eredità scientifica della Hack.

Restando nella Sala Agorà, il 10 giugno alle h. 20:00 sarà rappresentato lo spettacolo 558 HACK, Spettacolo su Margherita Hack, diretto e interpretato da Diana Höbel in scena con Marco Sgarbi accompagnati dalle musiche originali Baby Gelido con Paolo Cervi Kervisher. 8558 HACK è il racconto di una esistenza quella della astrofisica animata fino all’ultima dalla fiducia verso l’applicazione dello studio sorretto dalla fiducia in sé stessi.

Ancora spettacoli in omaggio alla Signora delle stelle, come molti amavano soprannominare la Hack ma presso il Teatro Miela: il 7 giugno alle h. 20:00 sarà la volta di Margherita – fioriture, ovvero l’arte di fare scienza, di Stavro Ivanovski, recitato da Sara Hennah Galiza; spettacolo sull’eredità della scienziata fonte di ispirazione per le nuove generazioni. Il 9, Fabio Pagan ricorderà l’amica scienziata, Tra stelle e terra, come enuncia il titolo. Seguirà Dancing Universe: raccontare l’Universo che attraverso la musica, la danza, il body painting e i sentimenti umani al servizio come metafore: di Angela Bongiorno, Marcella Di Criscienzo e Silvia Piranomonte e musiche di Emanuele Bruno.

Il programma di eventi triestino proseguirà fino al 12 giugno con i ricordi-racconti di studenti e colleghi della Hack. al Magazzino 26 del Porto Franco Vecchio. Gli interessati (prenotazione obbligatoria) potranno rivolgersi al sito immaginarioscientifico.it.

L’ 8 giugno a Settimello, frazione di Calenzano (Firenze), le sarà intitolato il parco pubblico, il primo dedicato a 3 grandi personaggi femminili (seguirà Alda Merini nel centro di Carraia e Frida Kahlo alla stazione di Calenzano), come previsto nell’ambito del progetto pari opportunità realizzato dalle associazioni Toponomastica Femminile e Sale in Zucca in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Calenzano (sono state le classi a scegliere i nomi).  Mentre il capoluogo toscano, città natale di Margherita Hack, vedrà due giornate di conferenze pubbliche, l’11 e il 12 giugno organizzate dalla sede Inaf di Arcetri, dove l’astrofisica svolse la tesi di laurea, dal Museo Galileo, Università di Firenze e Comune di Firenze.

Il ricordo di Bologna, il 12 giugno, sarà il progetto video Le mille vite di Margherita Hack, organizzato dalla Società Felsinea di Orchidofilia Aps.

Il giorno successivo  Milano inaugurerà la scultura dedicata all’astronoma, donata alla città dalla Fondazione Deloitte. Posta nei giardini di fronte all’Università Statale, l’opera battezzata Sguardo fisico è stata realizzata – dopo l’assegnazione per concorso –dall’artista bolognese Sissi.

Oltre agli eventi in presenza a Trieste, l’Inaf  (Istituto Nazionale di Astrofica) organizzerà eventi online a partire dal 7 giugno (sito: media.infa.it) e sarà presente anche l’8 giugno il canale  Rai Storia che manderà in onda, in prima serata, la puntata della trasmissione Italiani dedicata a Margherita Hack, con interviste ad astronomi e astronome  presso le sedi di Arcetri e Trieste.

Per l’occasione, infine, è stato ristampato il libro Perché le stelle non ci cadono in testa (Editoriale Sienza), dove l’astrofica, dialogando con Federico Taddia, spiega per i più piccoli (ma anche per gli adulti) i segreti del cosmo.

 

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