5601 giurati da 52 Paesi del mondo. Ecco il Giffoni Film Festival 2018

Sono ben 5601, mille in più rispetto al 2017, i giurati del Giffoni Film Festival 2018 e provengono da 52 Paesi del mondo: dall’Azerbaijan alla Corea del Sud, dal Pakistan agli Usa, nonché da tutta l’Europa e dall’Italia che ha, naturalmente, un posto di rilievo nella composizione della giuria.  Uno sforzo, racconta l’organizzazione della manifestazione – ma anche un’ estrema soddisfazione perché segno del successo – compiuto “per rispondere alle tante richieste e candidature inoltrate da genitori e ragazzi, ma anche “per ritrovarsi insieme in una sala cinematografica, per riconoscersi in un film, per imparare a guardare il mondo con occhi critici, pronti al confronto con chi ha opinioni e vissuti molto distanti dai propri”.

Sette le sezioni competitive che compongono questo festival cinematografico dedicato ai bambini e ragazzi, giunto alla sua 48° edizione ma sempre il “numero uno al mondo” e che si svolgerà dal 20 al 28 luglio 2018 nella città di Giffoni Valle Piana (Salerno). Tali sezioni sono: Elements +3 (dai 3 ai 5 anni), Elements +6 (dai 6 ai 9 anni), Elements +10 (da 10 ai 12 anni), Generator +13 (dai 13 ai 16 anni), Generator +16 (dai 16 ai 17 anni), Generator +18 (18 anni in su) e Parental Experience/Gex Doc (sezione dedicata a famiglie e filmgoers) cui si aggiungono i 500 giovani selezionati per le Masterclass Classic, Talk, Radio, Music e Green.

Formata la prima rosa dei lungometraggi selezionanti, nelle varie sezioni, che ambiscono al Gryphoon Award.
Per la sezione Elements +3 troviamo il film My Giraffe di Barbara Bredero, coproduzione Belgio, Germania e Paesi Bassi, una commedia del 2017 ispirata al racconto di Annie M.G. Schmidt, che narra la storia dell’amicizia inusuale tra un bambino, Patterson, e la giraffa Raf, nati nello stesso giorno e prossimi a compiere 4 anni, si pongono il problema della separazione alla quale sono destinati. Patterson andrà a scuola, dove gli animali non sono ammessi. Che cosa accadrà alla loro amicizia?
Tra i selezionati per Elements +6, c’è il lungometraggio cinese Running Like Wind di Zhong Hai, che racconta in modo divertente la storia di un allenatore (frustrato) di calcio femminile nella provincia di Hainan in Cina.
Per la sezione Elements +10, troviamo il belga Rosie & Moussa di Dorothee Van Den Berghe, dal libro omonimo per bambini, torna il tema dell’amicizia tra i protagonisti  (nella foto in alto) che danno il titolo al film, nella multietnica Bruxelles, cui si aggiunge l’amore di Rosie per i genitori separati (il padre è in carcere, la mamma ha un nuovo compagno) che la bambina vorrebbe vedere riunirsi. Moussa l’aiuta nell’impresa di ravvicinarli. Ci riusciranno?

La complessità della prima relazione e la fuga nell’immaginazione e nella fantasia quando la realtà che ci circonda è troppo difficile o troppo lontana dal nostro sentire, ecco nella sezione Generator +13 I Kill Giants di Anders Walter, dove capita però che la giovane protagonista finisca col combattere anche con i mostri da lei inventati (foto a lato).  E la fantasia intrecciata con l’infelicità ritorna nel sud-africano Meekat Moonship di Hanneke Schutte, nel cui nome della protagonista, Gideonette, si nasconde la maledizione della famiglia.
La prima gioventù racchiude gli anni  più belli, dicono alcuni, gli anni della leggerezza, ma fanno capolino le prime piccole, grandi preoccupazioni. Generator +16 c’introduce in questa fase della nostra vita con il brasiliano Rust Aly Muritiba, dove due studenti, Tati e Renet, iniziano a scambiarsi messaggi attraverso i social network e l’amicizia tra loro cresce fino a quando in rete non finisce un video intimo di Tati. Farà riflettere il pubblico di ogni età il film tedesco Air di Anatol Schuster che narra dell’amore fra due adolescenti Louk e Manja, un sentimento che lenirà una ferita profonda quanto dolorosa, permettendo di superare il passato e riprendere in mano il presente per andare verso il futuro.
Come sono i rapporti umani nei contesti difficili è il tema centrale della sezione Generator +18. Ed ecco la Siria con la sua guerra infinita che nell’olandese pellicola Brothers di Hanro Smitsman, Hassan e Mourad vanno alla ricerca del loro fratello minore, Yasin, il quale, forse, ha dedicato la sua vita all’integralismo religioso.  Nella foto accanto un frame del giapponese The hungry lion di Ogata Takaomi: un’insegnante di liceo è arrestata con le accuse di aver avuto rapporti sessuali con una sua allieva e di aver pubblicato in rete un video hard con la stessa. Il video diventerà molto popolare e la ragazza dovrà pagarne le conseguenze.

Storie vere, raccontate con la forma del documentario nella sezione Gex doc.    Com’è possibile che un genitore dimentichi il proprio figlio in macchina? Cerca di rispondere a quest’angoscioso quesito l’opera danese Death of a child di Frida e Lasse Barkfors, dove troviamo i genitori che narrano  le situazioni che hanno provocato tale tragedia.

E infine il tema che il Giffoni Film Festival 2018 lancia come spunto di riflessione fino al 2020, anno in cui la manifestazione compirà i suoi primi cinquantenni. Il tema è Aqua a tutela e salvaguardia del pianeta.

 

Copertina: frame del film ‘Rosie & Moussa’ di Dorothee Van Den Berghe

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