Racconti di Europa. Un po’ di follia creativa
.. per pensare un’Europa davvero unita e diversa, e dove non sia più possibile che si ripeta ciò che è successo nel secolo scorso, dove alcune nazioni e popoli non siano considerati “minori”, solo perché meno “imperiali” e “coloniali” di altri, c’è bisogno di ritrovare quel po’ di “follia creativa” che un eminente politico italiano evocò nel suo discorso berlinese in occasione del cinquantenario dei Trattati di Roma, citando François Ferenc Fejtő, definito ” un grande storico e letterario europeo… un uomo con dentro tante anime europee – ungherese, croata, francese, tedesca”. (da Fra Oriente europeo e Occidente slavo di Luigi Marinelli)
Racconti d’Europa celebra l’eredità europea condivisa attraverso la forza della tradizione orale. Parole, detti, miti, storie raccontate in diverse lingue diventano frammenti di un unico racconto. Il racconto di una identità transnazionale in continua evoluzione: tanti linguaggi, tanti punti di vista sul mondo, tutti che guardano nella stessa direzione.
Racconti d’Europa è un evento ideato e creato da CulturalPro e organizzato in occasione della Giornata europea delle Lingue in collaborazione con la Commissione europea – Rappresentanza in Italia. Si svolgerà a Roma, il 23 settembre 2018 presso l’Altra Economia.
La Giornata europea delle lingue è un evento che si tiene ogni anno il 26 settembre per celebrare la diversità linguistica di un continente con: oltre 200 lingue europee, 24 lingue ufficiali dell’UE; circa 60 lingue regionali/minoritarie e molte altre parlate da persone provenienti da altre parti del mondo.
Un’opportunità per sensibilizzare all’ampia varietà di lingue in Europa, promuovere la diversità culturale e linguistica, incoraggiare le persone di tutte le età a imparare le lingue, perché parlarne più di una lingua facilita i contatti con le persone e aiuta a trovare lavoro e a far crescere le imprese.
La Giornata europea delle lingue è stata istituita dalla Commissione europea e dal Consiglio d’Europa
che rappresenta 800 milioni di europei di 47 paesi diversi. Vi partecipano molti istituti culturali e linguistici, associazioni, università e, in particolare, scuole. Fu istituita nel 2001, l’Anno europeo delle lingue. Quanto mai potenziata quest’anno in quanto coincide con l’Anno europeo del Patrimonio Culturale. Quale maggiore patrimonio culturale di una lingua?
Corsi di lingua, giochi, dibattiti, conferenze, programmi radiofonici, gare, concorsi. Le attività si svolgono in molte località europee, nella settimane prima del 26 settembre dopo questa data.
Esattamente 10 anni fa, nel 2008, fu pubblicata la comunicazione “Il multilinguismo: una risorsa per l’Europa e un impegno comune per delineare le attività della Commissione in questo ambito. Fra le priorità:
aiutare i paesi dell’UE a sviluppare nuovi strumenti didattici per migliorare le competenze linguistiche di chi termina il percorso scolastico; raccogliere dati per monitorare i progressi nell’insegnamento e nell’apprendimento delle lingue al fine di incoraggiare la padronanza di più di una lingua straniera; per migliorare le prospettive occupazionali e favorire la mobilità nell’UE e premiare l’innovazione in materia di insegnamento e apprendimento delle lingue
Racconti d’Europa
Racconti d’Europa è un evento ideato e creato da CulturalPro e organizzato in occasione della Giornata europea delle Lingue in collaborazione con la Commissione europea – Rappresentanza in Italia. Attraverso la ricchezza della pluralità linguistica e il patrimonio culturale d’Europa celebriamo la nostra storia e tradizioni condivise per rafforzare il senso di identità e cittadinanza europea.
L’evento pone la narrazione e la slam poetry come elemento cardine della comunicazione ed espressione culturale. Leggiamo nel loro sito: “La narrazione è una tradizione orale millenaria la quale si crede sia nata insieme al linguaggio. La relazione tra il cantastorie e il pubblico è un rapporto partecipativo e di scambio diretto.
Lo storytelling, grazie alla sua natura adattabile, ha la capacità di unire le persone, di colmare il divario tra le età, le differenze culturali e i background educativi e socio-economici. Le storie sono state da sempre usate come uno strumento di aggregazione, unione e rafforzamento comunitario“.
Altra tipologia di narrazione, la Slam Poetry esprime la storia o la lotta personale, i testi sono tutti originali e raccontano di personaggi e vicende dei nostri tempi. Saranno presenti poeti da diverse parti d’Europa che recitano in lingua originale, la traduzione sarà proiettata su uno schermo
SLAM POETS presenti a Racconti di Europa
MISS ELLI, nata a Madrid da madre portoghese e padre dominicano, vive e lavora a Bruxelles. È la fondatrice di Mama’s Open Mic et Grab the Mic ad Anversa. Collabora con vari progetti, legati al Poetry Slam – “Coaching de talents” – cosi come al teatro e alla musica.
Jessy James LaFleur nata ad Aachen e cresciuta in Belgio, ha portato la sua musica e poesia in oltre 15 paesi nell’arco degli ultimi 14 anni. Convinta del potere della Street Poetry per migliorare il mondo attraverso la musica e la letteratura, Jessy diffonde la sua arte in 3 lingue diverse (tedesco, francese e inglese).
Francesca Girone è nata ad Ancona. Danzatrice e performer, molto attiva nella scena dei poetry slam, esplora il confine tra parola e gesto. Ha collaborato con coreografi, video makers, visual artists e cantautori. È finalista ai campionati nazionali LIPS (Lega Italiana Poetry Slam) negli anni 2015, 2016, 2017. Le sue poesie sono state antologizzate nell’album di spoken poetry SLAM IT e nella “Guida liquida al Poetry Slam”. Il suo primo libro di poesie dal titolo “Abbattere i costi” è edito da Miraggi.
Simone Savogin é italiano e vive da sempre ad Alserio in Lombardia. Colline e laghi sono per Simone l’elemento più prezioso, irrinunciabile, la fonte di pace ed ispirazione creativa. Nel 2005 entra nel mondo del Poetry Slam e nel 2015 e 2016 vince il campionato nazionale LIPS. Ha appena pubblicato il suo primo libro di haiku illustrati – Haikoodle – insieme a Martina Dirce Carcano.
STORYTELLERS
MIMESIS HEIDI DAHLSVEEN é docente di storytelling all’Università di Oslo, e una delle pioniere del movimento europeo di cantastorie. Dopo gli studi in letteratura e drammaturgia, inizia nel 1996 una brillante carriera di storyteller professionale. Le sue performance, che rivisitano la mitologia norrena, sono state apprezzate e acclamate in tutto il mondo. Storyteller nonché formatore di fama internazionale.
ANGELA SAJEVA é attrice, storyteller e formatrice teatrale. Affascinata dalle storie fin da bambina – le narratrici “involontarie” in famiglia abbondavano (..) – nel 2004 si innamora ufficialmente dell’Arte del Cantastorie e, parallelamente alla carriera teatrale la diffonde attraverso spettacoli, laboratori ed eventi di storytelling condiviso in italiano e inglese.
MAŁGORZATA LITWINOWICZ é docente e ricercatrice di Storia Culturale del XIX Secolo, presso l’Istituto di Cultura Polacca all’Università di Varsavia. Co-fondatrice dell’Associazione dei cantastorie polacchi Grupa Studnia 0” e Direttore Artistico del Festival Internazionale di Storytelling di Varsavia.
SOPHILIA TSORTEKI, greca, si è laureata in Drammaturgia e Recitazione e ha poi studiato al Centro per lo Studio e la Disseminazione dei Miti e del Folklore di Atene. Performer e membro del Festival Internazionale di Storie Folcloriche delle Isole Cicladi, coordinatrice dell’annuale conferenza tematica presso la Federazione Europea dello Storytelling.
SOPHIE HEYDEL è nata e si è formata come attrice nel Regno Unito prima di trasferirsi a Barcelona nel 1998. Racconta storie per tutte le età ed è specializzata nel racconto per studenti di lingua inglese. Partecipa come storyteller al Festival Internazionale di Alden Biesen ed è fondatrice/direttrice della compagnia di teVi.
Per maggiori informazioni su Racconti d’Europa, visitare al pagina facebook
L’evento centrale, della giornata delle lingue, sarà l’incontro a Bruxelles il 27 settembre 2018 presso il centro conferenza Carlomagno. Il programma è in progress.
In tutta Europa si svolgeranno iniziative per promuovere la diversità linguistica e culturale. Ogni persona, istituzione, organizzazione è a chiamata a presentare il proprio contributo e visione del prezioso multilinguismo europeo.