La famiglia Rosselli. Per i 30 anni dell’Università per stranieri di Siena

All’Università per Stranieri di Siena è stato svelato il murale raffigurante la famiglia Rosselli, Carlo, Nello e la mamma Amelia, realizzato dall’artista Francesco Del Casino.

Per dare il via ai festeggiamenti dei 30 anni dell’Università, il 22 giugno 2022, dopo l’esibizione del sassofonista Giulio Visibelli, l’inaugurazione dell’affresco che lega l’Ateneo ai valori storici, civili e sociali costituzionali, ha spiegato il rettore Montanari a radiosientatv.it, in modo che “chi da oggi entrerà alla Stranieri, avrà subito un’idea precisa delle radici che abbiamo e di ciò che vogliamo diventare.

Non mollare

Carlo Rosselli (1899-1937) economista e politico, storica figura dell’antifascismo, con il fratello Nello e Gaetano Salvemini, nel 1924, all’indomani dell’assassinio del parlamentare socialista all’opposizione Giacomo Matteotti per mano fascista, fondò il bollettino clandestino Non Mollare.

Arrestato nel 1927 perché ritenuto tra i responsabili della fuga dall’Italia dei dirigenti socialisti, fra i quali Saragat e Turati, è condanno a 5 anni di confino a Lipari. Qui scriverà Socialismo liberale, ossia la teorizzazione di un nuovo socialismo dissociato dal marxismo e coniugato con le istanze del liberalismo, anticipato da Salvemini. Pubblica il libro Parigi dove nel frattempo è approdato riunendosi, con gli altri italiani in fuga dal fascismo, attorno a Gaetano Salvemini.

Insieme nel 1929 danno vita al movimento Giustizia e Libertà: correlata allo stesso la pubblicazione Quaderni di Giustizia e Libertà.

In Spagna

Nel 1936 Rosselli è in Spagna per combattere nella Guerra civile a fianco del fronte popolare repubblicano (contro i seguaci del Generale Francisco Franco) e a capo della Colonna italiana formata dagli esuli antifascisti. Riporteranno la vittoria nella Battaglia di Monte Pelato, presto molto famosa, respingendo i franchisti, ma riportando molte perdite: lo stesso Rosselli rimase ferito. In autunno dopo un breve viaggio a Parigi per i finanziamenti e continuare a combattere torna in Spagna dove il 13 novembre 1936 nel corso della rubrica che tiene a Radio Barcellona pronuncia il famoso Oggi in Spagna, domani in Italia che diventa la parola d’ordine dei combattenti antifascisti.

L’ideale lo si serva, non ci serve di esso

Il 27 aprile 1937 moriva, a Roma, Antonio Gramsci, tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia e tra i maggiori pensatori del Novecento; era in carcere dal 1926, da poco tempo in libertà condizionata.  Rosselli a Parigi gli dedica la prima pagina dei Quaderni. Passeranno pochi giorni e lo stesso Carlo con il fratello Nello troveranno la morte nell’agguato dei cagoulards, miliziani dell’estrema destra francese, forse su mandato dei servizi segreti fascisti e di Galeazzo Ciano, ministro dei Esteri e genero di Benito Mussolini.

Nell’omaggio a Gramsci aveva scritto: “L’ideale lo si serve, non ci si serve di esso. E, se necessario, si muore per esso”.

 

Immagine in copertina e nell’articolo – Siena, Università per Stranieri, murale raffigurante la famiglia Rosselli, da sinistra Carlo, Nello e, seduta, la madre Amelia, dell’artista Francesco Del Casino, svelato il 22 giugno 2022, all’avvio degli eventi per i 30 anni dell’Ateneo

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