Cyberbullismo. Il progetto e il manifesto delle parole non ostili
Il 15 maggio 2017, sono stati 30mila gli studenti collegati in streaming da mille scuole di tutta Italia per seguire i 4 eventi che si sono svolti simultaneamente a Milano, Trieste, Cagliari e Matera nel corso dei quali è stato spiegato il progetto educativo Condivido – Il Manifesto della comunicazione non ostile nelle scuole’, promosso da Parole O Stili: la comunità composta da oltre 300 professionisti della parola e dell’istruzione, tra giornalisti, manager, politici, docenti e comunicatori. Il progetto è nato per contrastare l’ostilità dei linguaggi nei media, in particolare in Rete.
Il progetto è stato inaugurato il 17 e 18 febbraio 2017 a Trieste, quando oltre 1000 professionisti hanno partecipato alla realizzazione del Manifesto della Comunicazione non Ostile, che vi proponiamo di seguito, un decalogo di principi elaborato a partire dalla partecipazione di oltre 17.000 persone in Rete.
Nel corso della manifestazione odierna, che si è svolta a Milano, presso l’UniCredit Pavilion, è stato illustrato il progetto. E alla presenza del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, 500 studenti hanno dibattuto con Paolo Ruffini, conduttore e comico televisivo, la cantante Chiara, l’ex bandiera del Milan Franco Baresi e Gianluca di Marzio, giornalista sportivo. A Trieste sono intervenuti Eva Campi e Dario Gasparo, a Cagliari Diana Del Bufalo e Giorgia Palmas e a Matera Angela Mauro con Ali Sohna.
Manifesto della comunicazione non ostile:
1. Virtuale è reale
Dico o scrivo in rete sole cose che ho il coraggio di dire di persone.
2. Si è ciò che si comunica
Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano.
3. Le parole che danno forma al pensiero
Mi esprimo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso.
4. Prima di parlare bisogna ascoltare
Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura.
5. Le parole sono un ponte
Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri.
6. La parole hanno conseguenze
So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi.
7. Condividere è una responsabilità
Condivido testi e immagino solo dopo averli letti, valutati, compresi.
8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare
Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.
9. Gli insulti non sono argomenti
Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.
10. Anche il silenzio comunica
Quando la scelta migliore è tacere, taccio.