Il bunkerino. In ricordo di due uomini allegri
Un museo dedicato alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e della quale porta i nomi – è stato realizzato nel Palazzo di Giustizia di Palermo dalla Giunta distrettuale dell’Associazione Nazionale Magistrati di Palermo.
Lo chiamano il bunkerino perché occupa un’area composta da 5 stanze, chiusa da una porta blindata, in cui i due magistrati lavoravano in totale segretezza all’indagine che portò al Maxiprocesso.
A costudirlo e e a raccontarne la storia c’è Giovanni Paparcuri, superstite dell’attentato dove trovò la morte Rocco Chinnici (l’ideatore del pool antimafia) del quale era autista come lo fu successivamente per Giovanni Falcone, per poi diventare esperto informatico del pool antimafia di Palermo. Accanto ai 2 magistrati “uomini allegri, scherzosi che si facevano anche dispetti a vicenda” e in quelle stesse stanze vi ha trascorso tanti anni.
Oggi ogni volta che fa da guida al Museo, Giovanni Paparcuri ci tiene a dire, che al di là dell’aurea storica e istituzionale che lo definisce Museo è “un luogo vivo”. Ed in parte è anche merito suo perché oltre alla suggestione dei 2 grandi magistrati che non diminuisce malgrado il trascorrere del tempo (sono 30 anni dalla loro tragica scomparsa), e il suo racconto dei tanti aneddoti sui i 2 protagonisti che fanno riviere gli uomini e gli spazi. Racconta Paparcuri e non ha mai smesso; durante la pandemia ha supplito all’ inaccessibilità del luogo attraverso lo streaming. Bastava ‘prendere appuntamento’ attraverso il sito www.progettolegalita.it. (lo stesso a cui rivolgersi per prenotare la visita al Museo).
Tra i tanti episodi ci colpisce quello di una una donna che in quegli anni si lamentava per le sirene delle auto di scorta dei magistrati e dei giudici di Palermo e in visita al museo “l’ho trovata davanti la scrivania di Falcone in lacrime”.
Aperto nel 2016 al pubblico, con la collaborazione della fondazione Progetto Legalità Onlus, esattamente come era quando ci lavoravano i 2 magistrati, finora il bunkerino è stato visitato da oltre 30mila persone provenienti da tutto il mondo.