Bill Viola. Il dono per il prossimo viaggiatore
Bill Viola, scomparso il 12 luglio 2024, è stato uno dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea, a livello mondiale
Sicuramente il più apprezzato nell’ambito della video arte, nato a New York nel 1951 ma di origini italiane, Viola si laurea nella facoltà di Arte della Syracuse University, dopo aver studiato pittura e musica elettronica. Una formazione coerente con il suo spirito pioneristico e riflesso di quella che sarà la sua produzione artistica.
Cinquanta anni di carriera contraddistinta da installazioni composte da video immersivi e paesaggi sonori, con al centro le esperienze fondamentali dell’esistenza umana: la nascita, la coscienza, la morte, indagate attraverso l’iconografia cristiana e la filosofia buddista.
La morte, soprattutto, segna l’ espressività di Viola, dopo averla vista da vicino da bambino, quando cadendo in un lago rischiò di annegare. Soleva descrivere quell’esperienza come “la più bella della mia vita, pacifica – e vissuta – senza paura”. A testimonianza del suo ricordo privo di ombre, l’uso ricorrente dell’acqua nei passaggi sonori di cui dicevamo.
La sua ricerca nel campo dei nuovi media è andata di pari passi con lo studio dei grandi del passato, primo fra tutti Michelangelo e culminata nel 2017 a Firenze, nella mostra organizzata in occasione del G7 della cultura presso Palazzo Strozzi, Bill Viola. Rinascimento elettronico. Qui l’artista oltre a ripassare la sua carriera, dalle prime installazioni degli anni Sessanta, dimostra il suo dialogo costante fra passato e presente, accostando le sue installazione video-audio ai dipinti del Rinascimento che le hanno ispirate.
Il lascito della sua arte e delle sue riflessioni rappresenta senz’altro il compimento delle sue stesse parole: “il dono di lasciare qualcosa per il prossimo viaggiatore”.
Immagine: l’artista Bill Viola (25 gennaio 1951 – 12 luglio 2024) – Wikimedia Commons, 2011