Festival Agenda Brasil. Il cinema carioca a Roma
Agenda Brasil, la più importante rassegna cinematografica in Italia dedicata alla settima arte brasiliana, torna per la seconda volta a Roma dal 6 al 8 settembre 2019, presso la Casa del Cinema, con 10 film che mostrano la diversità e la complessità sociale del paese sudamericano, ma anche la sua forza creativa premiata dalle recenti vittorie al Festival di Cannes, grazie al realismo magico di Bacurau (premio della giuria) e A Vida Invisível de Eurídice Gusmão, (vincitore alla sezione “Un certain regard”).
Dieci lungometraggi, dunque, che affrontano con coraggio alcuni temi di grande attualità del presente brasiliano: l’attacco alla democrazia, la crisi ambientale, le questioni di genere, le diversità razziali, il traffico e il consumo di stupefacenti. Temi del quotidiano, rimarca la direttrice della rassegna, Regina Nadaes Marques quando afferma che “mai come prima l’arte cinematografica rispecchia il vissuto della società brasiliana, non solo attraverso i documentari ma anche con i film di finzione”. Che si riferiscono al “periodo delicato, con un governo alquanto polemico verso i temi sociali, molto sentiti ma spesso ignorati” aggiunge Nadaes Marques, che cura anche le edizioni di Agenda Brasil a Milano, Genova e Torino, nella sua veste di presidente dell’associazione organizzatrice dei festival, Vagaluna.
Per l’edizione romana sono stati selezionati film che “contemplano all’attuale produzione cinematografica sia in termini geografici (prodotti a San Paolo, nel nuovo polo cinematografico della Paraiba) che in termini dei temi affrontati”.
Presenze certe alla Casa del Cinema saranno i registi, Diego Di Niglio, regista del film Aurora 1964, daniel Camargo, regista del documentario George Hilton: o mundo è dos audace (dedicato all’attore uruguayano scomparso lo scorso luglio) e il direttore della fotografia di Ayahuasca, expansão da consciência, André Besen.
Per tutte le proiezioni dei film e documentari l’ingresso è gratuito.
Il Programma
venerdì 6 settembre
h. 19 – Clementina (Brasil, 2018, 75’) regia di Ana Rieper. Clementina de Jesus spicca nella storia della musica brasiliana per la sua voce eccezionale, per i testi poetici, i tamburi più eloquenti e il repertorio religioso di origine africana. Nipote di schiavi, con il suo canto ha mostrato tutta la gioia, la forza e il dramma della condizione dei neri in Brasile. Vincitore del Trofeo Aruanda per il miglior personaggio femminile del 2018.
h.21.00 – O beijo no asfalto (Brasile, 2018, 98’) regia di Murilo Benício, basato sull’omonima opera di Nelson Rodrigues. Arandir, un giovane impiegato di banca appena sposato, soccorre un uomo investito da un autobus. L’uomo, morente, esprime l’ultimo desiderio: un bacio. Arandir bacia l’uomo, ma il gesto è visto dal suocero Aprígio e fotografato da un reporter a caccia di scoop. Il reporter indaga oltre a incitare la polizia ad investigare su una presunta relazione tra Arandir e il morto. Con Fernanda Montenegro, Lázaro Ramos, Débora Falabella, Augusto Madeira, Otávio Müller, Luiza Tiso, Amir Hadad, Stênio Garcia, Raquel Fabri, Marcelo Flores e Arlindo Lopes.
sabato 7 settembre
h. 15.00 – Tente entender o que tento dizer (Brasile, 2018, 80’), regia di Emília Silveira. Il quotidiano di 6 personaggi sieropositivi provenienti dalle più svariate classi sociali, professioni, orientamenti sessuali e religiosi. Un documentario contro le barriere imposte dall’HIV. In contrappunto alla disinformazione, mostra che la vita è comunque ricca di possibilità e alternative. Documentario.
h. 17.00 – Beiço de estrada (Brasile, 2018, 105’) regia di Elièzer Rolim. Nel Nordest del Brasile, rustico, arido e selvaggio, Madame Lili è la padrona di un antico bordello, Beiço de Estrada, dove ha fatto prostituire le sue tre figlie. Ora è nonna di due nipoti e per loro aspira ad una vita diversa e migliore da quella delle loro madri ma l’arrivo di un vecchio frequentatore darà inizio a un nuovo ciclo per il Beiço de Estrada. Con Darlene Glória, Jackson Antunes, Mayana Neiva, Luana Valentim, Rique Messias. Pluripremiato al Festival del Cinema Aruanda-João Pessoa.
h.19.00 – Ayahuasca, expansão da consciência (Brasile, 2018, 73’), regia di Fausto Noro. La controversa bevanda ‘Ayahuasca’, raccontata attraverso l’esperienza personale del regista. Il documentario fornisce una visione scientifica, spirituale e antropologica dell’utilizzo dell”Ayahuasca’, dalle origini nella Foresta Amazzonica fino all’arrivo nei grandi centri urbani. Documentario, presente in sala il direttore della fotografia, André Besen.
h. 21.00 – George Hilton: o mundo é dos audazes (Brasile/Italia 2019, 106’) regia di Daniel Camargo. Biografia di George Hilton, una stella del cinema italiano dagli anni ’60 agli anni ’80. Hilton lasciò la sua famiglia benestante in Uruguay, avventurandosi in Italia e diventando protagonista di westerns, gialli e altri generi del cinema popolare. Presente in sala il regista.
domenica 8 settembre
h. 15.00 – Krenak (Brasile, 2017, 74’) regia di Rogério Corrêa. Il film racconta la storia della resistenza del popolo indigeno Krenak dal 1808, data d’arrivo di Don João VI in Brasile, fino al disastro ambientale del Rio Doce, causato dalla rottura di una diga di fango e di minerali a Mariana nel 2015. Vincitore del premio Olhares e Enquadramentos del Festival Rios di Lisbona 2018.
h. 17.00 – Aurora 1964 (Brasile, 2017, 106’), regia di Diego Di Niglio. Un paese in piena crisi democratica, segnato da conflitti politici e sociali, è lo sfondo del racconto dei personaggi la cui vita è stata segnata dal regime militare instaurato dopo il colpo di stato del 1964. Un esercizio di memoria che getta ponti nella storia brasiliana dei secoli XX e XXI. Premio per la migliore sceneggiatura alla 2° edizione della Mostra Nazionale Sesc di Cinema. Documentario, presente in sala il regista.
h.19.00 – Alguma coisa assim (Brasile / Germania, 2017, 80’) regia di Esmir Filho e Mariana Bastos. Il film racconta la storia di Caio e Mari, due giovani adulti la cui relazione va oltre qualsiasi definizione. La trama attraversa un periodo di 10 anni, in diversi momenti in cui i loro desideri divergono e la loro relazione è messa a dura prova. Una riflessione sulla sessualità, sulle etichette e su come il tempo segni e trasformi gli incontri. Il film è stato sviluppato a partire dall’omonimo cortometraggio, premiato alla 45° Settimana della critica del Festival de Cannes del 2006 ed è realizzato con gli stessi attori del cortometraggio. Con Caroline Abras, André Antunes, Clemens Schick, Juliane Elting e Knut Berger.
h. 21. 00 – Tungstênio (Brasile, 2017, 71’) regia di Heitor Dhalia. Dall’omonima graphic novel di Marcelo Quintanilha. Salvador, Bahia. Un sergente in pensione cerca aiuto per fermare due uomini che pescano con la dinamite. Troverà il sostegno di un trafficante che deve un favore a un poliziotto ma nulla andrà come previsto. Con Fabricio Boliveira, Samira Carvalho, José Dumont, Wesley Guimaraes, Pedro Wagner.