Conoscere la pelle in profondità
Si parla molto di epidermide, soprattutto si parla d’invecchiamento cutaneo; tanti sono i consigli e i pareri degli esperti su come mantenerla giovane e salvaguardarla dai cambiamenti del corso del tempo.
Si parla meno, invece, del fatto che la pelle è l’organo che si ammala più facilmente. Sono circa 3mila le malattie che colpiscono il derma e che costituiscono la maggiori cause di richiesta d’intervento medico dall’età pediatrica in poi.
Questo è il quadro emerso nel corso della conferenza stampa di presentazione del 92° Congresso Nazionale organizzato dalla SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse) che si svolgerà a Sorrento dal 3 al 6 maggio 2017.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione del Congresso, svoltasi a Milano il 12 aprile 2017, sono stati illustrati i seguenti temi e novità che affronterà il simposio medico.
Acne e idrosanedite suppurativa
acne: è una malattia ben nota che inizia in età adolescenziale ma che si protrae ben oltre i 30 anni. Colpisce viso e parte alta del tronco con punti neri e punti bianchi (comedoni), papule e pustole e talvolta noduli. Le novità terapeutiche riguardano: 1) l’impiego di farmaci contenenti associazioni di retinoidi e benzoilperossido, retinoidi e clindamicina; 2) l’impiego di prodotti in grado di colpire il Propionibacterium acnes all’interno del biofilm che rappresenta una sua naturale protezione; 3 )l’uso (sotto controllo dermatologico) di isotretinoina orale; 4) la possibilità di utilizzare la terapia fotodinamica. In alcuni casi (ma solo in ragazzi/e sovrappeso o obesi) può essere utile uno screening metabolico per valutare un’eventuale insulinoresistenza;
idrosanedite suppurativa: malattia cronica che colpisce entrambi i sessi. Le lesioni sono dolorose. La malattia porta a cicatrici retraenti e si accompagna spesso ad obesità o sovrappeso. E’ fortemente invalidante dal punto di vista sia fisico che, soprattutto psicologico. Le linee guida indicano diversi approcci terapeutici con farmaci topici o sistemici e con tecniche dermochirurgiche o chirurgico-plastiche. I casi gravi o resistenti si giovano della recente approvazione nell’uso di un farmaco biotecnologico, adalimumab, un anti TNF-alfa;
psoriasi e dermatite atopica
psoriasi: la psoriasi è una delle più comuni malattie cutanee, che riveste anche carattere sociale, poiché colpisce in media il 3% circa della popolazione mondiale.
Data la complessità dei fenomeni infiammatori alla base delle manifestazioni cutanee, articolari e delle condizioni associate, la ricerca non si è fermata, anzi è particolarmente vivace e tenta di individuare nuovi bersagli da colpire, scelti fra le varie molecole responsabili della malattia.
In Italia sono stati introdotti di recente, ed è imminente una nuova immissione in commercio, farmaci diretti non contro il fattore TNFα ma contro l’IL17.
Ma sono molto attesi anche i risultati, nella pratica clinica, di farmaci assunti per via orale, fra i quali quelli denominati “small molecule”, che agiscono con meccanismo diverso dai precedenti, sempre tuttavia avendo come bersaglio uno dei punti cruciali della genesi della malattia;
dermatite atopica: le principali novità riguardano sia il campo della ricerca sia quello della prevenzione e del trattamento.
Nella prevenzione delle frequenti recidive i nuovi tessuti occupano un importante posto. Per anni il cotone è stato considerato l’unico tessuto confortevole per i problemi degli atopici. Oggi possono essere utilizzati nuovi tessuti e fibre (seta privata della sericina, polipropilene, fibre con ioni d’argento; ma anche cuciture ed etichette esterne) sia nelle fasi acute sia in quelle croniche, contribuendo in maniera significativa a ridurre la sensibilità e l’irritabilità della pelle dell’atopico.
Dal punto di vista terapeutico, in un futuro ormai molto prossimo, sarà possibile, come accade nella psoriasi da più di 10 anni, ricorrere a farmaci biotecnologici, estremamente selettivi e capaci di interferire con i principali mediatori dell’infiammazione della dermatite atopica.
L’importanza del tema è sottolineato dalla recente creazione della “Associazione Nazionale Dermatite Atopica” (ANDeA), associazione di pazienti, le cui finalità e caratteristiche organizzative sono state presentate in Senato il giorno 5 aprile 2017;
I tumori della pelle
melanoma: secondo i dai AIRTUM 2016, in Italia i pazienti con diagnosi di melanoma cutaneo sono 129.387. Nonostante l’ incidenza sia in crescita (+3,1% per anno nei maschi e +2,6% per anno nelle donne), il tasso di mortalità resta sostanzialmente stabile (1 su 306 negli uomini e 1 su 535 nelle donne).
Il principale motivo è la diffusione sempre più capillare in ogni studio dermatologico della dermatoscopia manuale e della videodermatoscopia digitale che hanno permesso di aumentare in modo molto significativo sensibilità e specificità diagnostica e quindi di asportare le lesioni prima che possano dare origine a metastasi.
In alcuni centri è disponibile anche la microscopia confocale in vivo che, senza bisogno di biopsia chirurgica, riesce a a mostrare le cellule maligne nel loro dettaglio. Nello sviluppo di tutte queste tecnologie i dermatologi italiani hanno un ruolo di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo e continuano a proporre algoritmi diagnostici sempre più raffinati. Un altro grande passo in avanti è stato poi fatto con i farmaci mirati a specifici bersagli molecolari nelle cellule del melanoma che hanno migliorato in modo molto significativo la sopravvivenza dal tumore nelle forma avanzate.
carcinoma basocellulare: è il più frequente tumore della pelle e il suo comportamento biologico si caratterizza per un basso rischio di metastatizzazione ma una tendenza all’invasione progressiva dei tessuti circostanti.
Il trattamento di chirurgia dermatologica è in genere sufficiente a rimuoverlo completamente, anche se in alcuni casi l’esito chirurgico può essere mutilante. Alcuni altri casi inoltre, per le dimensioni e la sede, non sono nemmeno operabili né trattabili con radioterapia. Per questi pazienti non c’era nessuna alternativa terapeutica valida, ma adesso due farmaci il “vismodegib” e il “sonidegib” offono una possibilità terapeutica di grande efficacia. Altri farmaci sono in fase di sperimentazione.
Carcinoma Spinocellulare. Il precursore del carcinoma spinocellulare è la cheratosi attinica e si stima che più del 20% dei soggetti sopra i 50 anni nel nostro Paese ne presenti almeno una. Recenti evidenze hanno mostrato che tutte le cheratosi attiniche vanno trattate perché non solo è impossibile prevedere quale cheratosi attinica evolverà verso un carcinoma.
Inoltre è stato dimostrato che, in presenza di più di 5 lesioni, anche tutta la cute circostante deve essere trattata per ridurre la probabilità di nuove lesioni. Dato che tali aree possono coprire intere parti del corpo come il viso o le braccia.
In questi casi il trattamento chirurgico non è proponibile ma proprio quest’ anno sono stati resi disponibili 3 nuovi farmaci a carico del SSN: imiquimod, diclofenac, ingenolo mebutato. Anche un altro farmaco, il metilaminolevulinato per la terapia fotodinamica in modalità daylight, ha dimostrato dati di efficacia e tollerabilità molto alti con risultato estetico post trattamento ottimale
I temi sono stati illustrati, rispettivamente dal:
professore Giuseppe Monfrecola, Presidente 92° Congresso SIDeMaST e Direttore della Scuola di Specializzazione in Dermatologia dell’Università Federico II di Napoli;
professore Fabio Ayala,Presidente Onorario 92° Congresso SIDeMaST e Direttore della Clinica Dermatologica dell’Università Federico II di Napoli;
professore Piergiacomo Calzavara Pinton, Presidente SIDeMaST e Direttore Responsabile del Reparto di Dermatologia, “Spedali Civili” di Brescia.
Al Congresso parteciperanno i maggiori esperti nazionali e internazionale di dermatologia. Il programma è disponibile nella sua versione integrale sul sito www.sidemast2017.com