Rise. La carrozzina robotica che permette di mettersi in piedi
Rise (Robotic Innovation for standing and enabling), il prototipo della carrozzina robotica giunge alla sede dell’Inail di Roma. Progettata per la riabilitazione del cammino di persone che hanno perso le capacità motorie per gravi infortuni, Rise è una sedia a rotelle robotica – più propriamente un verticalizzatore – che cambia forma, grazie a un dispositivo che funziona come uno scheletro esterno, e permette di spostarsi anche in posizione eretta.
Pier Paolo Catitti, primario fisiatra del Centro di riabilitazione motoria dell’Inail di Volterra, nel corso della presentazione del prototipo ha spiegato la peculiarità di Rise: capace di dare ai pazienti “grande autonomia, grazie al comando manuale col quale lo stesso paziente può sollevarsi. Inoltre è dotata di un’app che consente al paziente di chiamare la carrozzina dal proprio letto”. Come ogni mezzo che consente al disabile di recuperare la propria indipendenza, apprendiamo da Paolo Catitti, Rise fornisce al tempo stesso un grande sostegno psicologico. Rispetto a una carrozzina elettrica, Rise garantisce alle persone con grave incapacità motoria “un approccio frontale, anziché laterale alle superfici. In questo modo il paziente può guardare “negli occhi il suo interlocutore” e rende più facile accostarsi a una scrivania o a un pc, consentendogli di rientrare nel mondo del lavoro.
Realizzato dal lavoro congiunto di medici, fisiatri, ingegneri del Centro di Riabilitazione Motoria dell’Inail di Volterra e dell’Istituto di Biorobotica della Scuola superiore di Sant’Anna di Pisa, il progetto, iniziato nel 2013, è ora nella fase della sperimentazione clinica che dovrebbe terminare nel giugno 2018 ed entrare, quindi, nei circuiti commerciali: la domanda di brevetto europeo è già stata depositata.
Il prototipo di Rise, termine inglese che significa ‘mettersi in piedi’, è stato presentato la prima volta nel settembre 2017 nel corso del Festival Internazionale della Robotica di Pisa.