Master di II livello in epilettologia
Nasce a Genova, dalla collaborazione tra la LICE e l’Università di Genova, il Master di II livello in Epilettologia, percorso di specializzazione in Italia dedicato a neurologi, neuropsichiatri infantili, neurofisiopatologi e neurochirurghi, per l’acquisizione delle numerose e complesse competenze sull’Epilessia.
“L’Epilettologia – spiega il medico Flavio Villani, segretario LICE – ha raggiunto un livello di tale complessità che oggi, più che mai, è indispensabile arricchire la formazione dello specialista che si avvicina a questa disciplina con nuove e imprescindibili conoscenze teorico-pratiche che spaziano dalla fisiopatologia alle tecniche diagnostiche avanzate, dalla genetica alle terapie di precisione, dalle correlazioni anatomo-elettro-cliniche alle tecniche chirurgiche mininvasive, dal management dell’urgenza epilettologica alla presa in carico della cronicità. Da qui l’esigenza, fortemente sentita dalla LICE e prontamente recepita dall’Università di Genova, di creare un percorso di studio che preveda, nell’arco di un anno, un approfondimento delle conoscenze in ben nove ambiti di competenze specifiche”.
Il Master in Epilettologia LICE-UniGE rappresenta un unicum a livello nazionale, appositamente disegnato per garantire una formazione di elevata qualità, al passo con conoscenze scientifiche e innovazione tecnologica in continua e rapida evoluzione.
Il corso, al via da settembre 2022 con fine lezioni a luglio 2023, sarà strutturato su un totale di 1500 ore di formazione teorico-pratica, 237 ore di attività didattiche in presenza e online, 35 ore di esercitazioni pratiche, 450 ore di stage formativi sul campo presso Centri Epilessia riconosciuti dalla LICE, oltre a 24 “Letture magistrali” LICE, tutoraggio personalizzato per un “project work” finale che verrà presentato in un’apposita sessione al Congresso Nazionale LICE.
Iscrizioni aperte fino al 15 luglio 2022, per informazioni: https://dinogmi.unige.it/node/3267
45° Congresso Nazionale della Lega Italiana Contro l’Epilessia
La fisiopatologia della coscienza e delle sue compromissioni al centro del 45° Congresso Nazionale della Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE) in programma a Padova dall’8 al 10 giugno.
Durante l’evento, che per la prima volta si terrà in presenza dopo la Pandemia, verrà dedicata un’intera sessione alla più importante sintomatologia critica che caratterizza le Epilessie: la compromissione della consapevolezza o della coscienza durante una crisi. In campo neurologico le crisi epilettiche rappresentano in qualche modo un modello per lo studio della coscienza, in quanto possono associarsi o meno a un deficit dello stato di coscienza che va valutato con accuratezza nelle diverse forme di Epilessia.
“In campo neurologico – spiega la Dott.ssa Laura Tassi, presidente della LICE – per coscienza si intende la consapevolezza di sé e dell’ambiente circostante, con conservata responsività ai diversi stimoli e di memorizzazione degli eventi, mentre la consapevolezza non è necessariamente associata ad una responsività più o meno adeguata. Sulla base di questi presupposti distinguere le crisi con coscienza e/o consapevolezza preservata ha implicazioni molto pratiche. Le crisi che non provocano una alterazione della coscienza dovrebbero essere considerate in modo diverso da quelle con deficit della coscienza, ad esempio riguardo la concessione dell’idoneità̀ alla guida di veicoli negli adulti, la capacità di svolgere alcune mansioni lavorative o l’interferenza con l’apprendimento nei bambini in età scolare”.
“Durante il Congresso LICE – afferma il prof. Oriano Mecarelli, past president LICE – gli esperti analizzeranno ciò che avviene durante una crisi (che può manifestarsi in modi molto diversi), analizzando le basi fisiopatologiche della coscienza, per poi evidenziarne la correlazione con l’Elettroencefalogramma (EEG) e le Neuroimmagini, ed infine valutarne le peculiarità nelle situazioni più complesse, come l’età infantile, il ritardo cognitivo, i tipi diversi di crisi. Obiettivo fondamentale è quello di aggiornare le conoscenze sulla base delle evidenze scientifiche più moderne e di chiarire anche la terminologia più corretta per definire certi sintomi, alla ricerca di un glossario comune che possa permettere uno scambio di informazioni comprensibile a livello globale”.