Fertilità. Non è solo questione di donne
Il 22 aprile è la giornata nazionale della salute femminile. La promozione della salute per la tutela delle donne si focalizza, oltre ad una cura sistematica, sul richiamo della prevenzione.
Nell’ambito dell’infertilità, che in Italia colpisce il 15% delle coppie ed è determinata da questioni che riguardano sia le donne sia gli uomini, molto si può fare in termini di prevenzione.
A sostenerlo è lo specialista in medicina della riproduzione Antonio Pellicer (nella foto a lato), Presidente dell’IVI (Instituto Valenciano Infertilidad) e condirettore della rivista specializzata internazionale Fertility and Sterility. “La fertilità è un bene prezioso, afferma il professor Pellicer, di cui ciascuno deve prendersi cura fin dall’adolescenza: negli ultimi anni una serie di evidenze scientifiche ha dimostrato il ruolo sostanziale che alcuni fattori ambientali, abitudini di vita e malattie svolgono nello sviluppo dell’infertilità femminile e maschile.”
Sebbene l’età, oltre i 35 anni, continui a essere un fattore rilevante di difficoltà per la procreazione, gli ultimi studi rilevano che non è l’unica causa a compromettere la fertilità. Quindi è importante seguire semplici regole, fin da quando si è molto giovani.
Semplici regole e stile di vita sano, fin dall’adolescenza, contrastano l’infertilità
Prima fra tutte la regolarità delle visite ginecologiche. Molte patologie se diagnosticate tempestivamente possono essere curate, mentre le malattie sessualmente trasmissibili, con le giuste precauzioni, possono essere evitate.
Seconda regola: l’informazione. Come dice la dottoressa Daniela Galliano direttrice del centro IVI di Roma, “ la prevenzione all’infertilità inizia da una corretta informazione“.
Seguono le abitudini di un sano stile di vita. Un’alimentazione equilibrata, per quantità e qualità dei cibi, è un requisito necessario per mantenere la salute riproduttiva. È preferibile seguire una dieta mediterranea ricca di frutta e verdura, legumi, pesce e che impiega olio d’oliva come fonte principale di grassi; molti chili di troppo o un’eccessiva magrezza possono compromettere il concepimento: è opportuno mantenere un corretto peso corporeo; di notevole supporto, l’abitudine a una moderata ma costante attività fisica.
Il consumo di tabacco, l’uso di droghe e l’abuso di alcool incidono direttamente sulla fertilità, interferendo nel funzionamento delle ghiandole che regolano la produzione degli ormoni sessuali.
È omai un dato scientificamente acquisito che la mente influenza molti meccanismi del nostro organismo, tra i quali quello della riproduzione: lo stress eccessivo provoca alterazione nell’ovulazione.
Non è solo questione di donne
Studi recenti hanno rimarcato che l’inquinamento ambientale, come evidenzia il professor Pellicer, rappresenta un fattore di rischio per la fertilità. Va, quindi, contrastato, per quanto possibile, prendendo le misure necessarie preventive se si è esposti a radiazioni, pesticidi e contaminanti chimici. La nociva influenza dell’inquinamento ambientale, incide soprattutto sull’infertilità maschile, perché riduce la qualità degli spermatozoi.
Dunque, al contrario di quanto si sia creduto per secoli, come sottolinea la dottoressa Galliano (nella fotografia a lato), la difficoltà o l’impedimento a procreare non dipende solo dalla donna, ma da entrambi i partner.
La Giornata della Salute della donna rappresenta un’occasione anche per i ragazzi e gli uomini per riflettere sulla propria salute, di prendersene cura e, se desiderosi di diventare padri, applicare le regole che abbiamo riportato e recarsi puntualmente dall’andrologo.
Vi consigliamo di agire subito, senza aspettare che istituiscano la Giornata Nazionale della Salute Maschile, come, sarebbe necessario fare. La cura della propria persona e la prevenzione non fa differenza di genere. Un vita ecologica in senso lato è augurabile a ogni persona.