Dal bambù la rigenerazione delle ossa del corpo umano
GreenBone, la startup con base a Faenza (Ravenna), ha sviluppato soluzioni innovative per la cura di gravi malattie ossee. Gli impianti brevettati dall’azienda italiana derivano da strutture naturali quali il legno di bambù (nello specifico il rattan), dotato di proprietà rigenerative, con affinità chimica e morfologica con l’osso naturale. Con tali caratteristiche, unite a una notevole capacità meccanica, l’osso bioattivo ‘inganna’ il corpo umano il quale riconosce l’impianto come proprio, avvia il processo di osteointegrazione e rigenerazione, sostituendolo progressivamente con il vero tessuto osseo.
L’osso bioattivo è stato concepito soprattutto per la perdita delle ossa lunghe – come ad esempio il femore che richiede una giusta vascolarizzazione – causata da traumi, malattie e altri danni all’apparato scheletrico. Promette soprattutto di rimediare alle infezioni, rischio implicito nelle pratiche e dispositivi ortopedici attuali (in titanio), e severo al punto da portare all’amputazione. Inoltre consente un recupero più veloce, migliorando così la vita del paziente e partecipando alla riduzione dei costi del servizio sanitario.
L’idea è stata sviluppata da un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Scienze e Tecnologia dei Materiali del CNR di Faenza, guidato da Anna Tampieri.
Superata la fase sperimentale in vitro, nel 2017 è avvenuta con successo la sperimentazione preclinica presso l’ospedale Assaf-Harofet di Tel Aviv in collaborazione con L’Ortopedico Rizzoli di Bologna. A luglio 2018, in una clinica inglese verrà realizzato il primo impianto su un paziente; ne seguiranno altri in via sperimentale oltre che in Gran Bretagna anche in Italia, Israele e Svizzera.
Tra 2 o 3 anni l’azienda italiana sarà pronta alla commercializzazione del prodotto
La GreeneBone Hortho, nata nel 2014, ha già ottenuto, con il CNR, la concessione di un brevetto in Usa, Cina ed EU.
Considerata tra le start up innovatrici migliori a livello internazionale, GreenBonne ha ricevuto ingenti investimenti in Italia e all’estero che gli consentiranno di proseguire le ricerche cliniche e rendere l’innovativa soluzione tecnologica tutta italiana a essere leader nel mondo.