Il Servizio sanitario nazionale è pubblico o privato?

Per la gran parte degli italiani, il Servizio sanitario nazionale (SSN) riveste un ruolo fondamentale, anche nelle aree del Mezzogiorno: l’89% dei cittadini, infatti, lo ritiene  un pilastro della nostra società.

Uno spazio ‘sacro’ dove ridimensionare le diseguaglianze territoriali, socio-economiche e culturali, se non presentasse severe criticità, non in linea con le aspettative e, soprattutto, necessità dell’intera popolazione. Un sistema sanitario universalistico, in realtà dimezzato.

È quanto emerso dalla presentazione a Roma, il 27 marzo 2024,  del 21° Rapporto Ospedali&Salute ‘Reinventiamo il Servizio Sanitario, promosso e realizzato da AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata) in collaborazione con il Censis.

Il problema principale è rappresentato dalle barriere di accesso alle prestazioni sanitarie, che determina la fuga dei pazienti verso la sanità a pagamento alla quale si rivolge ormai direttamente il 51% degli italiani, pur contribuendo alla spesa sanitaria totale attraverso  l’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive), la quota regionale dell’IRPEF e il pagamento diretto del ticket a prestazione.

La spesa sanitaria privata degli italiani rappresenta circa un quarto della spesa sanitaria totale.

Le criticità

Le barriere all’accesso alle prestazioni sanitarie – Il problema risiede nel riuscire a usufruire dei servizi sanitari nell’ambito del SSN. Secondo l’indagine, il vulnus del sistema è proprio la sua impermeabilità, in termini di barriere all’ingresso. Il 53,5% degli italiani si trova ad affrontare tempi di attesa eccessivamente lunghi rispetto all’urgenza della propria condizione clinica, mentre il 37,4% segnala la presenza di liste bloccate o chiuse, nonostante siano formalmente vietate.

La fuga nella sanità a pagamento – Ecco che ogni 100 tentativi di prenotazione nel SSN, la quota di popolazione che rinuncia e si rivolge alla sanità a pagamento è del 39,4% (il 34,4% dei bassi redditi). In particolare, il 12% ricorre all’intramoenia (la sanità privata nelle strutture pubbliche) e il 18% al privato puro.

Il 51,6% degli italiani sceglie direttamente la sanità a pagamento, senza provare a prenotare nel SSN – inteso in tutto il Rapporto Ospedali&Salute sia nella sua componente di diritto pubblico sia nella sua componente di diritto privato – una quota alta anche tra la popolazione a basso reddito (40,6%).

Commenti e pareri

Per la presidente nazionale Aiop, Barbara Cittadini, “il Rapporto dimostra una perfetta sovrapposizione tra l’esperienza diretta degli italiani, rilevata dall’indagine Censis-Aiop, e i principali dati di sistema elaborati da Agenas e del ministero della Salute. Questa sovrapposizione emerge, innanzitutto, rispetto alla duplice natura del Servizio sanitario nazionale, la quale si manifesta nella distribuzione dei posti letto accreditati, 69% nella componente di diritto pubblico e 31% nella componente di diritto privato, nonché in una simile ripartizione delle giornate di degenza”.

Mentre Angela Adduce, ispettore generale capo dell’Ispettorato Generale per la Spesa Sociale I.GE.SPE.S ha dichiarato: “Quello che vorrei chiedere, oggi, al Servizio sanitario nazionale è di ricominciare a produrre dopo lo shock Covid. Nonostante l’afflusso finanziario importante, il SSN non è ancora in grado di esprimere una risposta adeguata: è un problema di organizzazione e di efficientamento. Il SSN ha bisogno di recuperare una produttività attraverso l’impiego di manager che siano capaci di gestire efficacemente le risorse e occorre iniziare a parlare non solo di quanto si spende ma di come si spende, della qualità, cioè, della spesa”.

E si torna alle criticità che per il ministro della Salute, Orazio Schillaci non si possono “ignorare”: le lunghe le attese e le liste addirittura bloccate inducono tante persone a rinunciare alle cure  a priori, “un atteggiamento questo di sfiducia, una rappresentazione di una sanità in crisi”.

Citando il titolo del rapporto una sanità nazionale da reinventare.

 

Immagine: Roma, Orazio Schillaci, ministro della Salute alla presentazione del Rapporto del 21° Rapporto Ospedali&Salute ‘Reinventiamo il Servizio Sanitario, realizzato da AIOP e Censis

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