Minneapolis risarcisce la famiglia di George Floyd
La famiglia di George Floyd, l’afro-americano ucciso per soffocamento il 25 maggio 2020 dalla polizia, ha raggiunto un’intesa con la città di Minneapolis (Minnesota-Usa) per il risarcimento per danni.
L’accordo – annunciato oggi ma avvenuto una settimana fa, alla vigilia del processo all’ex poliziotto Derek Chauvin, accusato dell’omicidio di George Floyd – ammonta a 27 milioni di dollari che la città verserà alla famiglia, comprese le 500mila alla comunità di area.
Derek Chauvin è accusato di 3 reati legati all’omicidio, tra i quali quello di “aver provocato la morte non volutamente, ma con malizia”, sulla base di “una mente perversa, per il quale rischia 20 anni di carcere.
Il 25 giugno il Tribunale di Minneapolis ha emesso la sentenza di condanna per l’ex agente di polizia: 22 anni e mezzo di detenzione e ha respinto la richiesta di un nuovo processo, come richiesto dalla difesa, perché ha spiegato il giudice, il difensore non ha dimostrato che all’imputato sia stato negato il diritto a un processo equo. Chauvin è stato riconosciuto colpevole di omicidio di terzo grado e omicidio colposo di secondo grado. La sentenza, sulla base delle leggi vigenti nel Minnesota, ha tenuto conto del primo reato il più grave.
L’episodio che vide gli ultimi istanti di vita di George Floyd, sdraiato e ammanettato mentre il poliziotto premeva il ginocchio sul suo collo per quasi 9 minuti, fu ripreso dal cellulare di un testimone e pubblicato in rete generando manifestazioni di protesta contro il razzismo in tutto il Paese e nel resto del mondo, come mostra la fotografia della protesta del giugno scorso.