Marocco. In rete come difendersi dalla famigerata 489 e far rispettare i propri diritti

love-in-not-a-crime-contro-la-legge-489-del-maroccoIn Marocco spopola un video tutorial di animazione pubblicato sul profilo Facebook “Love is not a crime – L’amore non è un reato – (visibile anche sulla pagina di abbanews), che suggerisce agli omosessuali come fare per difendere i loro diritti in caso di arresto.  In poche ore ha raggiunto circa 30mila visualizzazioni.  La pagina Facebook è gestita dal Collectif  Aswat, organizzazione nata per la salvaguardia dei diritti delle persone Lgbt e che ha denunciato i 19 arresti di omosessuali avvenuti a Casablanca nella prima metà del 2016, precisando che i dati in suo possesso sono approssimativi per difetto.

In Marocco vige la legge 489 del codice penale del paese, che condanna “gli atti osceni contro natura con un individuo dello stesso sesso”. La pena, oltre ad essere pecuniaria, prevede dai 6 mesi ai 3 anni di reclusione.
Una legge vigente, applicata e condivisa da una parte della popolazione, se si considera che la polizia interviene anche sulla base delle denunce ricevute, com’è avvenuto in 2 casi nell’ottobre e novembre scorso.

Il 27 ottobre 2016, a Marrakech, una delle città più grandi del Marocco, 2 ragazze di 16 e 17 anni sono state denunciate alle autorità dalla madre di una delle minorenni, dopo che un parente le aveva fotografate mentre si scambiavano affettuosità sul terrazzo di casa di una delle ragazze.  L’Aswat ha poi riferito che la 17enne è stata condotta in un carcere comune, dove ha subito angherie e molestie da parte degli altri prigionieri. Entrambe, secondo l’organizzazione, sono state costrette a firmare documenti senza avere la possibilità di leggerne i contenuti.  Le ragazze in seguito sono state scarcerate e il 25 novembre, fortunatamente, sono state prosciolte  dall’accusa di omosessualità, ma colpisce la dinamica della denuncia.  Intanto il giorno precedente, nella stessa città, una cameriera di un hotel di Marrakech, ha denunciato 2 uomini dopo averli sorpresi nello stesso letto.

Non a caso il video dispensa i seguenti consiglia: ricorda che i poliziotti dalle ore 21 alle ore 6 non possono entrare in casa, devono rispettare la privacy del cittadino, per cui non hanno il diritto di avere la password del cellulare, tantomeno guardare il suo contenuto, i fermati non sono tenuti a rilevare che tipo di relazione hanno con un’altra persona. Quando si viene arrestati, suggerisce il video, è necessario consultare un avvocato il prima possibile e riservare la massima attenzione sia a ciò che si dice, sia al verbale redatto della polizia prima di firmarlo. Nei casi più gravi in cui durante l’arresto si subiscono soprusi o violenze, queste vanno prontamente denunciate.

La Commissione dei diritti umani dell’Onu ha più volte chiesto al Marocco di eliminare la legge 489 e di depenalizzare l’omosessualità, senza scalfire la sensibilità governativa.

La situazione giuridica del Marocco nei confronti dell’omosessualità è comunque comune a molti paesi di religione islamica come ad esempio l’Arabia Saudita, il Pakistan, l’Iran.  Mentre in Egitto dove non ci sono leggi che puniscono esplicitamente l’omosessualità negli ultimi anni, ci sono stati arresti e condanne ricorrendo all’accusa di prostituzione maschile.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.