Web. No all’HD sì alla definizione standard per evitare la congestione su Internet

L’Unione Europea ha chiesto ai grandi operatori del web di rinunciare alla trasmissione dei propri contenuto in HD,  per alleggerire la rete sovraffollata in questi giorni dalle persone costrette a casa giorno dopo giorno per 24 ore. Sulla rete grava, dunque il lavoro agile, l’informazione, l’intrattenimento di milioni e milioni di persone, determinando un traffico inusuale con l’inevitabile rallentamento della banda larga.

Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno, mettendo in risalto il pericolo che milioni di persone  possano subire lo stato di congestione e per permettere, invece, a tutti la certezza dell’accesso a Internet, ha chiesto a tutti i grandi operatori del web di utilizzare la definizione standard ogni volta che l’HD non sia necessario. In questo modo si otterrà una riduzione della quantità di bit.

Breton ha lanciato la sua proposta anche via twitter sotto l’hashtag  #switchtostandard e scrivendo:  “Per battere il #Covid19, noi #stiamoacasa. Il telelavoro e lo streaming aiutano moltissimo ma le infrastrutture potrebbero andare sotto sforzo. Per assicurare a tutti l’accesso a Internet, passiamo alla definizione standard quando l’HD non è necessario”,

Hanno risposto positivamente Youtube e Netlix (piattaforma di intrattenimento e grande fruitrice della tecnologia HD) che ha deciso di ridurre la quantità di bit di trasmissione in Europa per 30 giorni alleggerendo del 25% il proprio impatto sulle reti europee ma garantendo comunque “un servizio di qualità per gli abbonati”.

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