Perché in Spagna si ha paura della giustizia?

Ancora denunce di censura provenienti dalla Spagna. Dopo il caso dell’installazione di Santiago Sierra, la cantautrice iberica María de los Ángeles Rozalén, nel corso di un’intervista ha espresso il suo rammarico per non poter raccontare ciò che vorrebbe e nel modo in cui lo vorrebbe fare perchè “ha paura della giustizia”.  “Sono totalmente contraria alla violenza” chiarisce “ ma da lì a condannare una persona per i suoi pensieri o il suo lavoro, ce ne corre”, sostiene  Rozalén  convinta che nei decenni passati vigeva maggior libertà di parola  e di espressione rispetto ad giorno d’oggi.

María de los Ángeles Rozalén, famosa con il solo cognome Rozalén sia  in Spagna che in Sud America è un’attivista sociale:   le sue canzoni fanno sempre riferimento ai diritti delle comunità più svantaggiate. Laureata in psicologia,   ha un master in musicoterapia che ha messo in pratica  per persone malate di Parkinson e per gruppi a rischio di esclusone sociale. Nei suoi concerti Rozalén si fa sempre accompagnare da una specialista e interprete delle lingua dei segni. Il suo pubblico è formato, infatti, da persone udenti e non: ci tiene che la sua musica sia inclusiva.

Particolare successo ha ottenuto una sua  tournée internazionale, preparata per essere compresa anche in Paesi di lingua diversa dallo spagnolo, grazie alle interpretazioni delle connotazioni specifiche della lingua dei segni di ciascun Paese dove ha cantato.  Un esempio del lavoro di Rozalen si può vedere nella vidoclip della canzone 80 veces, pubblicata su You Tube.

Cosa può temere dalla giustiza una persona come  Rozalén, impegnata nell’aiuto del prossimo più sfortunato e che vive in un Paese democratico dell’Unione Europea?

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