Gavage. Se t’ingrassi, ti sposo
Il gavage è l’ingrassamento forzato cui sono sottoposte le giovanissime, quasi bambine, della Mauritania (Africa occidentale) per raggiungere l’ideale di bellezza, secondo i costumi e la cultura locali.
Pratica antica oggi è inflitta a circa il 20% delle bambine e adolescenti, le altre la scelgono per volontà propria o vanno ai wengala, festini a base di cibo e musica, per prendere 2 o 3 chili. A raccontarlo è la regista Michela Occhipinti nel film Il corpo della sposa (Flesh Out), presentato all’ultima edizione del Festival di Berlino.
Il film narra della giovane Verida, che per assecondare la richiesta della famiglia del futuro marito (scelto dai genitori) offerente di una considerevole dote, deve raggiungere i 100 chili di peso in 3 mesi: 20 chili in più del suo peso. Per questo è sottoposta dapprima a 6 e poi a 10 pasti al giorno, notte compresa, per ingozzare porzioni esagerate di cous-cous e bere latte di dromedario zuccherato. Una tortura fisica e psichica.
Sembra un controsenso procacciarsi cibo in surplus in un Paese, come la Mauritania, spesso, colpito dalle carestie e dove il 40% della popolazione vive sotto la soglia della povertà. E, infatti, non è raro che all’alimentazione si associ la somministrazione di farmaci e ormoni utilizzati in veterinaria, aumentando così gli inevitabili problemi di salute, se non presenti sicuramente futuri, già assicurati dall’obesità.
Come da noi la magrezza, così in Mauritania il grasso è segno di bellezza, eleganza e ricchezza. E gli opposti non finiscono qui. Michela Occiphipinti, forte della profonda conoscenza che ha del Paese, racconta di quando nel 2012, in un salone di bellezza, una donna anziana le mostrò con fierezza le smagliature delle braccia.
Un tempo il gavage era estremo – prosegue Occhipinti – avveniva nell’arco di una notte, una pratica (chiamata el leila) talmente dannosa per la salute al punto da provocare la morte di molte fanciulle. Oggi la stessa pratica si usa ancora nei villaggi del deserto “per bambine e ragazze molto giovani, serve ad anticipare il menarca”.
Una condizione permanente quella di essere sovrappeso, posto che in Mauritania le donne si sposano molte volte. Le pluridivorziate sono più attraenti perché si considerano più esperte. Sempre che non perdano peso.
Fotografie: frames dal film ‘Il corpo della sposa’ della regista Michela Occhipinti