Cercasi Adriana disperatamente. Ma Rocky dove sta?
Ennesimo omicidio in cui la vittima è una donna, Elisa Pomarelli. Non uso quel termine mefistofelico e deviante di femminicidio, perché a morire, è un essere umano di 28 anni che aveva tutta la vita davanti. Quante volte in un anno solare assistiamo attoniti da una parte e assuefatti dall’altra all’uccisione di una persona di sesso femminile?
Risuonano nelle nostre orecchie, parole vuote come raptus, passione, ossessione, in modo mi auguro inconscio, sembra che ci si affanni ad individuare una qualche remota giustificazione (altro termine repellente alla coscienza umana) a livello psicologico, sociale, culturale… Forse fa troppa paura, non si ha il coraggio di dichiarare apertamente la gravità totale ed assoluta del reato, la più profonda rotonda responsabilizzazione socio penale dell’individuo di fronte al reato commesso. Una condanna plebiscitaria non perché l’evento è dato in pasto a un pubblico distratto e, al contempo, rivolto al commento urlato sul social network di turno.
Forse avremmo bisogno di tempo per il silenzio di fronte all’aberrazione sistematica che vede protagonisti una donna e un uomo. Ma qual è la re-azione della società autentica?
Innumerevoli sono le iniziative contro la violenza alle donne, seminari, convegni e così come nelle scuole, i progetti formativo-culturali al riguardo. Ma come vengono percepiti, anche dalle giovani generazioni? A volte si ha la scomoda sensazione che il progetto venga visto come “una materia in più”, senza un’autentica e pervasiva partecipazione della persona, completamente calata nella realtà, affinché l’intervento possa agire come prevenzione sociale.
Ma gli uomini che non odiano le donne come agiscono? La lotta contro la violenza alle donne non è una lotta di genere, ma una lotta comune, come ogni forma di violenza.
Uomini e donne, in qualità degli esseri umani devono essere uniti nella condanna senza appello contro la violenza, non ammessa né dal nostro sistema giudiziario né da quello etico.
Copertina e nella pagina: Elisa Pomarelli, 28 anni uccisa nel piacentino da Massimo Sebastiani, 45 anni