Dallo sport alla Consulta, l’età e il sesso non contano
L’11 dicembre 2019 sarà ricordato come un giorno importante, una data storica per la parità dei diritti in Italia.
È stato approvato l’emendamento alla manovra finanziaria – prima firma Tommaso Nannicini, senatore del PD – che equipara le atlete donne ai colleghi maschi: finalmente professioniste anche a livello contrattuale, e non più dilettanti e come tali private, fino ad ora, dei diritti e tutele garantite dalla legge sulle prestazioni del lavoro sportivo.
L’emendamento prevede anche l’esonero totale contributivo per 3 anni per tutte quelle società sportive femminili che stipuleranno contratti di lavoro sportivo con le atlete.
Dallo sport alla Consulta. E ancora l’11 dicembre, per la prima volta una donna è stata eletta presidente della Corte costituzionale. Si tratta di Marta Cartabia, giurista, accademica e giudice costituzionalista da otto anni. “L’età e il sesso non contano” ha detto Cartabia riprendendo le parole pronunciate da Sanna Marin neo eletta primo ministro del Governo finlandese, la quale, con i 34 anni, è forse il capo di Stato più giovane del mondo.
In Italia, ha proseguito Marta Cartabia l’età e il sesso contano ancora, ma auspichiamo che presto si arrivi a considerare la persona per la sua preparazione, capacità e meriti, senza discriminazioni di sorta. Oggi, in Italia, è stato fatto un grande passo verso questa direzione.
Fotografie dall’alto verso il basso: 1) Nazionale femminile di Calcio 2019; 2) Marta Cartabia, giurista, accademica e giudice costituzionalista, prima presidente donna della Corte Costituzionale