Palermo. L’aula bunker intitolata ai giudici Falcone e Borsellino
L’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, dove si svolse il primo grado del maxiprocesso alla mafia dal 1986, è stata intitolata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i due giudici che istruirono il procedimento contro le cosche mafiose.
L’aula bunker fu fatta costruire appositamente: grande, di forma ottagonale, protetta al punto da resistere anche ad attacchi missilistici e dotata di un sistema di archiviazione degli atti computerizzato, senza il quale non si sarebbe potuto svolgere un processo di primo grado che vide pene inflitte a 346 condannati, 74 dei quali processati in contumacia; 19 ergastoli, complessivamente 2665 anni carcere e multe per un ammontare di 1,5 miliardi di lire. (dati Fondazione Falcone).
L’intitolazione – decisa dalla commissione permanente della Corte d’Appello di Palermo e che chiude le celebrazioni del 30° anniversario delle stragi mafiose di Capaci e Via d’Amelio che hanno visto la morte rispettivamente di Giovanni Falcone con la moglie Francesca Morvillo, du Paolo Borsellino e delle loro scorte – è avvenuta il 12 novembre 2022, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella con le autorità nazionali e locali, di Maria Falcone, sorella di Giovanni, di 2 dei 3 figli di Paolo Borsellino, Lucia e Manfredi e di alcune scuole palermitane.
Ha chiuso la giornata il concerto Requiem per le vittime della mafia al Teatro Massimo, riservato agli studenti delle scuole, del Conservatorio, dell’Università, ai familiari e alle autorità.
Immagine: Palermo, aula bunker con l’allestimento artistico ‘Branco’ di Velasco Vitali con le sculture di 54 cani a grandezza naturale, ispirate al realismo magico di Picasso