Ambientalisti e direttori dei musei insieme per fare la cosa giusta
Gli attivisti di Ultima Generazione tornano all’attacco spruzzando vernice lavabile su Palazzo Vecchio. La loro intenzione, lo sappiamo, è richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla gravità della crisi climatica e, soprattutto, sollecitare i governi a prendere decisioni concrete che mitigano (non si tratta più di contrastare quanto la crisi è avanzata) i danni.
Sono atti di disubbidienza civile, non commettono gesti irreparabili, desiderano sensibilizzare e ottenere una risposta e un’azione collettiva, frutto di una consapevolezza condivisa.
L’atto di Firenze ha suscitato indignazione, forse eccessiva tra il gesto (e la sua portata) e le reazioni del sindaco della città Dario Nardella e del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, mentre orami i guasti ambientali sono parte della nostra realtà quotidiana.
Si sta andando verso la maggiore crisi idrica mondiale mai registrata che in Italia ha già colpito l’Italia del Nord che per la scarsità delle precipitazioni nevose e piovose di questo inverno e che vede falde secche e fiumi sofferenti tanto da convocare per il prossimo 21 marzo la Cabina di regia del governo, ma alcune Regioni stanno già adottando misure di razionamento dell’acqua.
Chi, invece, dopo averli aspramente criticati per l’imbrattamento dei quadri, apre al dialogo agli ambientalisti sono i direttori dei musei.
Nell’ambito della Fiera Fa’ la cosa giusta manifestazione sugli stili di vita sostenibili e il consumo critico (dal 24 al 26 marzo 2023 a Milano), secondo artribune.com, saranno loro i primi ad incontrare i rappresentanti di Ultima Generazione e di Fridays for Future per cercare di giungere ad azioni congiunte per il bene comune.
Immagine tratta dalla pagina Facebook di Ultima Generazione